Ammettiamolo, Edizioni BD ci ha abituato molto bene. La casa editrice Italiana ha pubblicato nell’ultimo periodo tantissimi titoli interessanti, in particolare quelli editi da Boom Studios (casa editrice Americana), che sta sfornando un successo dopo l’altro. Infatti Folklords è l’ennesimo esempio di quanto Edizioni BD sia stata molto brava ad anticipare la concorrenza, portandosi a casa i diritti di alcune delle opere più belle di questi ultimi anni.
Tra i vari titoli che Edizioni BD ha portato in Italia non si può fare a meno di citare “Something is Killing the Children” e “Once & Future”, serie che sicuramente si sono imposte sia al pubblico che alla critica per la loro bellezza. Cosi come anche i nuovissimi (sono usciti poche settimana fa) “Li Troviamo Solo Quando Sono Morti” e “Seven Secret”. Però in questa recensione mi voglio soffermare su Folklords, che come dicevo prima, è un’altro titolo proveniente dalla stessa scuderia dei titoli citati poco fa, che ha acceso non poco la mia curiosità!
Folklords: Un fantasy atipico
Devo essere sincero fino in fondo… so che per alcuni di voi che leggeranno questa recensione, potrebbe essere uno shock… però non adoro particolarmente il fantasy. Non è un genere per la quale esco pazzo, anzi la maggior parte delle volte mi annoia. Ma devo dire che sin dal suo annuncio, Folklords ha titillato la mia attenzione. Sarà perché ormai Boom Studios ha la mia più totale fiducia, sarà perché sin dalla prima sinossi letta, mi dava l’impressione che non fosse la solita storia fantasy, ma fatto sta che dopo averlo letto mi ha letteralmente conquistato. Il suo punto di forza sta proprio in quel suo modo che ha di essere “diverso”, di riuscire ad abbattere i classici stereotipi del genere, attraverso una narrazione ed un storia che saprà riservarci ben più di una sorpresa.
Ma cosa sono i Folklords?
La storia segue le vicende di Ansel, un giovane che ha difficoltà ad integrarsi con gli altri, anche per colpa del suo abbigliamento tipicamente “umano” ed in contrasto col mondo fiabesco in cui vive. Ma sarà grazie a lui, che conosceremo i Folklord, degli esseri misteriosi sulla quale non si sa nulla e che saranno l’oggetto della missione del nostro protagonista. Quindi sarà tutto cosi facile? Assolutamente no, perché per chi si mette alla ricerca di queste entità è prevista addirittura la pena di morte. Sarà proprio grazie a questa ricerca proibita che la storia di Ansel prenderà un piega misteriosa e sorprendente! Non mancheranno i colpi di scena, per una storia che promette davvero bene e che speriamo proseguirà nel migliore dei modi.
In conclusione
Matt Kindt riesce a scrivere una storia molto interessante, che intrattiene ed incuriosisce. Riesce a passare da fiaba a fiaba in maniera unica, tenendo il ritmo della narrazione sempre alto e in alcuni casi intrecciando e stravolgendo fiabe famose con la storia di Ansel. Questo ovviamente non fa altro che impreziosire di più l’opera, che grazie anche ai disegni di Matt Smith, sempre preciso e con uno stile tipicamente fiabesco, rende Folklords un volume assolutamente da avere!
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Giacomo Variante(mino860)