Dopo la sosta natalizia, i giallorossi non hanno saputo confermare l’ottimo trend culminato con la super vittoria conquistata a Firenze. La Champions League è ancora lì ma le prestazioni dovranno diventare più continue.
Le montagne russe s’innalzano sopra il centro sportivo di Trigoria. E nessuno, compresi il tifo, si diverte nel salirci. Le prestazioni di questo inizio 2020 della Roma di Fonseca sono un continuo saliscendi che, purtroppo per i capitolini, inficia l’ottimo momento vissuto dalla società di James Pallotta prima della sosta (maledetta, a quanto pare) di Natale. Qual è la prerogativa principale di una delle attrazioni più gettonate e famose del mondo? Le lente salite e le ripide e paurose, quasi disastrose, discese che lasciano i passeggeri inermi. Una forza centrifuga capace di risucchiare qualsiasi certezza umana. Il vuoto è prepotente ma deve essere combattuto. Solo chi non reagisce ai problemi è certo di aver già perso. E la Roma non può permettersi di arrendersi ad un altro anno senza Champions League.
Un fine 2019 felice per Fonseca. Ma adesso?
Il periodo negativo della Roma è da addossare a Paulo Fonseca? Nonostante il portoghese sia il direttore dell’area tecnica, l’ex mister dello Shakhtar Donetsk, almeno per il momento, sembra avere meno colpe di chiunque stia contribuendo alla costruzione di queste famigerate montagne russe tinteggiate di giallorosso. Ma i capitolini, in questo inizio di 2020, sembrano aver smarrito quella solidità estrema, soprattutto nel reparto arretrato, che aveva portato in quel di Trigoria punti su punti in classifica.
Il dato statistico è presto, e facilmente, fotografato: dopo la sconfitta in Serie A al Tardini di Parma, la Roma aveva inanellato 13 punti (4 vittorie ed 1 pareggio al Meazza contro l’Inter) in 5 gare di campionato. Prima dell’avvento del nuovo anno, i capitolini non raccoglievano 0 punti dalla serata emiliana del 10 novembre. Qual è stata l’arma in più di Fonseca per ottenere una ruolino di marcia così imponente? Il bel gioco della sua compagine ma, soprattutto, l’invidiabile differenza reti: a cavallo tra il penultimo e l’ultimo mese del 2019, i giallorossi hanno realizzato la bellezza di 13 reti subendone soltanto 3. Una vera e propria chimera se analizziamo la scellerata partenze nel 2020.
Un inizio 2020 sulle montagne russe: cosa succede, Fonseca?
È come se tutta la Roma, per festeggiare le ottime prestazioni di fine anno, fosse salita sulle montagne russe rimanendone prigioniera. In un loop che per il momento non sembra conoscere fine. Un continuo saliscendi creato da vorticosi giri che non trova un suo epilogo. Un ottovolante impazzito che sta compromettendo il cammino romanista intrapreso a fine 2019. Ricordate i mirabolanti dati sviscerati qualche riga più su? Dimenticateli. Da inizio 2020, i capitolini hanno incassato 4 punti (1 vittoria, 1 pareggio e 3 sconfitte) in 5 partite. 8 goal fatti contro i 10 incassati. In mezzo, l’eliminazione dell’Allianz Stadium ad opera della Juventus che si è imposta, agevolmente, per 3-1.
Inizio thriller: due sconfitte consecutive nel giardino di casa dello stadio Olimpico contro le due piemontesi della Serie A. Una discesa vertiginosa che ha lanciato, da subito, segnali poco incoraggianti. Ma dopo una picchiata in genere, se riesci a riassemblare gli organi interni, si trova sempre una lenta risalita in grado di ossigenare nuovamente i polmoni. La Roma affronta il Parma in trasferta , questa volta in Coppa Italia, e stacca il pass per la super sfida contro i bianconeri. Sappiamo tutti come è andata a finire: altra discesa incontrollata.
Nel gioco delle montagne russe, una calata è sempre il prologo di una salita. La Roma, infatti, vince 3-1 al “Marassi” contro il Genoa. Per la stessa regola di prima, dopo l’affermazione esterna si palesa una ripida calata. Questa volta, però, il baratro mette paura: c’è da affrontare il derby contro la lanciatissima Lazio. Fonseca riesce a tirare il freno nel momento di massimo pericolo azionando il comando che cambia binario. I giallorossi dominano la stracittadina annichilendo i biancocelesti di Inzaghi ma incassano un solo punto.
La consapevolezza acquisita contro la Lazio avrebbe dovuto portare, almeno nel pensiero generale, un enorme carico di fiducia nei propri mezzi. Invece no: la Roma esce umiliata, soprattutto nel primo tempo, dal Sassuolo al “Mapei Stadium” imboccando una nuova, inesorabile, pendenza.
La Champions League aspetta nonostante l’altalena
Un fattore positivo in questo saliscendi che nessuno aveva richiesto, soprattutto dopo il finale di 2019, esiste: l’Atalanta è stata fermata in casa dal Genoa sul risultato di 2-2. Gli orobici, in questo momento, sono a braccetto con la Roma al quarto posto con 39 punti. La Champions League, nonostante le ultime nefandezze giallorosse, attende (ancora) i capitolini. Fonseca dovrà liberarsi dalle montagne russe trovando una rassicurante pianura fatta di equilibrio e sostanza. Solo con la continuità si raggiunge l‘Europa dei grandi che, per i capitolini, acquisisce un doppio, vitale, valore: sportivo ed economico…
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