Formula 1, bandiera nero-arancione: cambiano i parametri?

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Di Redazione Sport

Attenzione alle nuove interpretazioni delle regole. La Formula 1 potrebbe rimodulare l’attivazione della bandiera nero-arancione nelle prossime stagioni. Lo sbandieramento di tale vessillo, atto a indirizzare verso il box una vettura danneggiata che potrebbe creare delle situazioni potenziali di pericolo, è al centro di tante discussioni e potrebbe essere ridisegnata in vista della prossima stagione.

Formula 1, bandiera nero-arancione: ecco le indicazioni

È abbastanza difficile prendere delle decisioni – ha spiegato Nikolas Tombazis, commissario tecnico FIA del settore monoposto –, ma continueremo a esporre la bandiera nera e arancione a una monoposto in cui ci siano gravi danni strutturali. In quei casi non si può davvero pensare di continuare a correre. Come Hamilton a Singapore, ad esempio, la sua ala anteriore strisciava sull’asfalto. Non c’erano le condizioni di lasciare la macchina in pista, ma nel 99% dei casi i team sono in grado di stabilire con i loro strumenti qual è la soglia di pericolosità, eliminando la necessità di un nostro intervento, perché le squadre sono generalmente molto responsabili in queste situazioni. Non esporremo certo la bandiera nera col disco arancio per una paratia laterale che balla dopo un contatto, mentre se dovessimo osservare che i flap dell’ala anteriore oscillano in modo diverso uno dall’altro, allora considereremmo la situazione pericolosa. Ma siccome le ali dispongono del sistema di regolazione del flap che generalmente si trova a 100 mm dalla paratia laterale, è facile pensare che a cedere sia stata la parte più esterna dell’ala, lasciando integri i profili all’interno. L’ala della Red Bull non era pericolosa, ma è stata controllata anche dopo la gara dai commissari ed è risultata strutturalmente intatta. Insomma, non c’era alcun rischio che si potesse staccare per cui non siamo intervenuti“.

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