Formula 1 e calcio a braccetto? L’argomento in comune, nel prossimo futuro, potrebbe essere il tetto salariale imposto dalle due federazioni a piloti e calciatori. Tutto deriva, ovviamente, dai problemi economici portati dall’esplosione della pandemia mondiale accesa dal Covid-19. Ma come reagiranno i principali attori di queste due discipline sportive?
Oltre un anno di Coronavirus. Il mondo intero “ha festeggiato”, nello scorso mese di marzo, dodici mesi dallo scoppio della bomba epidemiologica, giunta dalla Cina, portata dal virus pandemico che è riuscito, nel tempo, a lasciarsi dietro contagiati e, purtroppo, morti. È una malattia che ha riscritto tutte le regole della quotidianità del genere umano toccando, ovviamente, anche il mondo sportivo. In tutti i settori, infatti, si registrano perdite economiche e crisi finanziarie che dovranno, nel breve periodo, riformulare accordi precedenti e regole. La Formula 1 ed il calcio, due degli sport più seguiti in Italia e nel Pianeta, potrebbero imporre un tetto salariale (il famoso salary cap) ai principali attori di queste due discipline.
Formula 1 e calcio: il tetto salariale parte dal mondo delle corse automobilistiche?
Dopo aver congelato lo sviluppo di telai e motori per la stagione 2021, Liberty Media, la società che detiene il controllo della Formula 1, sarebbe pronta a prendere un’ulteriore misura contro le difficoltà economiche causate dalla pandemia virale portata dal Coronavirus. L’azienda, infatti, vorrebbe fissare a 30 milioni di dollari il tetto salariale che dovrebbe comprendere, tra le altre spese, anche gli stipendi annui di entrambi i piloti e delle riserve di tutte le squadre che gareggeranno nel prossimo Mondiale di F1. Un taglio gigantesco che graverà specialmente sotto la voce degli ingaggi dei vari piloti: che ripercussioni avrà questa decisione qualora venisse approvata? Soprattutto: come reagiranno i big, che attualmente superano la possibile soglia imposta, come Lewis Hamilton e Max Verstappen?
La Formula 1 potrebbe fare da apripista al calcio: anche nell’universo del pallone, lo sport più amato e seguito, i club stanno ragionando su diversi tagli dei costi dopo l’arrivo del Covid-19. In questo caso, dovranno essere FIFA e UEFA ad architettare le regole del possibile tetto salariale con calciatori come Cristiano Ronaldo e Lionel Messi che potrebbero essere danneggiati da questa scelta atta a contenere i costi. Si tratta, in entrambe le casistiche, di riscrivere decenni di regole e mercati. Basterà la crisi economica e finanziaria come “scusa” ai piloti ed i calciatori?
Seguici su Metropolitan Magazine