Formula 1, i podi dei “team minori” ancora latitano

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Di Redazione Sport

Migliorare la spettacolarità della Formula 1 è un obiettivo concreto della FIA. Da anni, infatti, la Federazione automobilistica tenta di rendere le corse a quattro ruote più appassionanti e di difficile lettura, ma questo intento ancora non è stato raggiunto. Red Bull, Ferrari e Mercedes continuano a spartirsi i podi lasciando le briciole agli altri team. Una tematica che tiene banco, tutt’oggi, nel Circus più importante delle quattro ruote. Una nuova fotografia, dopo il pensiero del 2018, è arrivata da Ross Brawn.

Formula 1, le parole di Ross Brawn

Ross Brawn (Credit foto – Pagina Facebook MemasGP)

Sull’argomento in questione si è espresso Ross Brawn ai microfoni di Motorsport.com. Ecco cosa ha detto l’ex dirigente della Ferrari ha detto la sua dopo essersi sbottonato su questo argomento già nel 2018:

Scuderie più piccole? Due podi su un totale di 123 in due anni è inaccettabile, soprattutto quando si tratta di un divario tecnico e finanziario sempre più grande – aveva detto nel 2018 –. È un problema che stiamo affrontando insieme alla FIA e alle squadre, perché il futuro della Formula 1 dipende da questo. Ci sono diverse soluzioni sul tavolo e dobbiamo tutti accettare che non possiamo andare avanti così ancora a lungo. Penso che ci sia bisogno di attendere un’altra stagione – ha detto ultimamente –. Quando arrivano nuovi regolamenti, ci sono squadre che riescono a superarli meglio. Nella stagione 2009, che era una nuova serie di regolamenti, due o tre squadre erano al top, mentre il resto ha faticato, anche alcune delle grandi. Quindi, credo che sia necessario attendere un’altra annata“.

Non saprei cosa fare se continua così, perché credo che abbiamo messo in atto una serie di iniziative: il tetto ai costi, le auto e le piste, il format delle gare. Tutto è ora orientato a cercare di mantenere l’integrità di questo sport, ma anche a renderlo più combattuto. E poi ci sono le restrizioni aerodinamiche, che ora vengono adottate a seconda della posizione in classifica. Quindi, ci sono molte cose che spingono in una buona direzione. Sono ottimista“.

(Credit foto – pagina Facebook F1)

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