Formula 1 | Auguri a Kimi Iceman Raikkonen

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Di Redazione Metropolitan

Compie oggi quarant’anni il poliedrico pilota finlandese, campione del mondo con la Ferrari nel 2007, amatissimo dai tifosi del Cavallino.

Kimi Raikkonen – Un tipo che preferisce i fatti alle parole. Potremmo riassumere così la personalità del talentuoso pilota finlandese che milita nella massima categoria dal 2001. La tempra glaciale in pista ed il carattere schivo gli sono valsi il soprannome di “Iceman”. Ma, di ghiaccio, Kimi ha solo gli occhi e l’atteggiamento. Dentro di lui, sappiamo, divampa l’ardore del campione che da anni infiamma le piste ed i cuori degli appassionati.

Kimi Raikkonen – Il debutto in F1

Raikkonen è tuttora il pilota ad essere giunto in F1 col minor numero di gare ufficiali disputate in monoposto, di cui nessuna nelle formule propedeutiche per tradizione. 23 gare, per l’esattezza, convinsero Peter Sauber ad ingaggiarlo per il campionato 2001 con una superlicenza FIA provvisoria che in molti non videro di buon occhio. D’altronde Kimi aveva solo 22 anni e un’esperienza quasi nulla ed in più Helmut Marko spingeva per un altro pilota, il brasiliano Bernoldi.

Eppure già nei test al Mugello incantò tutti, compreso il plurititolato Michael Schumacher che ne riconobbe subito il talento. Il finlandese fugò poi ogni dubbio alla primissima gara: sesto posto e primo punto mondiale. Un risultato eccezionale che Kimi accolse con la proverbiale freddezza affermando che non vi fosse nulla da festeggiare per un banale sesto posto…

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Kimi nel box Sauber – Photo Credit: taringa

Kimi Raikkonen – Gli anni in McLaren

Il decimo posto in campionato nella prima stagione convinse Ron Dennis ad ingaggiarlo in McLaren per sostituire il connazionale Mika Hakkinen. Kimi centrò nuovamente il debutto con la nuova scuderia ottenendo il terzo posto ed il giro veloce nel GP di Australia. Diede subito prova di grandi abilità anche sul bagnato: lì dove gli altri non arrivarono, Kimi fu l’unico a montare gomme Michelin e tenere il ritmo delle Ferrari equipaggiate Bridgestone.

Nel 2003 arrivò già a giocarsi il titolo mondiale contro Schumacher sfiorandolo all’ultima gara per soli due punti di distacco dal tedesco. Dal 2004 al 2006 non poté contare su una vettura performante ma, nonostante i grossi problemi di affidabilità, si fece protagonista di rimonte memorabili, sorpassi e giri veloci, tanto da essere contattato nel 2006 proprio dalla Ferrari.

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Kimi in McLaren – Photo Credit: pinterest

Kimi Raikkonen – Sulla vetta del mondo

Dopo cinque stagioni al volante della McLaren, Kimi giunse in Ferrari per sostituire Schumacher. E come da consuetudine, non disattese le aspettative al debutto: pole position, gara in solitaria e prima vittoria con la scuderia che aveva sempre avuto un posto speciale nel suo cuore. Ma il mondiale fu travagliato e Kimi arrivò alle ultime due gare con 17 punti da recuperare ad Hamilton su 20 disponibili. I successi in Cina e Brasile gli valsero il primo titolo iridato in carriera per la gioia dei tifosi del Cavallino che ormai vedevano in lui un degno sostituto del Kaiser.

Il 2008 fu altalenante e Kimi si ritrovò a fare da scudiero al compagno Massa, più vicino al titolo mondiale che perse alla fine contro Lewis Hamilton. L’anno successivo anche peggio: la Rossa mancava nettamente di affidabilità, i ritiri per guasti furono innumerevoli ed i punti esigui. Dopo il GP di Singapore la scuderia ufficializzò l’addio con il finlandese sostituendolo con Fernando Alonso.

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Raikkonen campione del mondo 2007 – Photo Credit: australian broadcasting corp

Kimi Raikkonen – L’esilio

Il divorzio con Ferrari non fu dei migliori: Raikkonen ottenne una buonuscita milionaria ma fu “bandito” per due anni dalla F1. In questo biennio si dedicò alla NASCAR e debuttò nel mondiale WRC ma allo scadere del bando rientrò subito nel circus, questa volta con Lotus. Fu un’ottima annata tanto che ad Abu Dhabi riportò in vetta la scuderia britannica che non vinceva da un’eternità.

Proverbiale fu la sua risposta in gara agli ansiosi team radio del box: “Just leave me alone, I know what I’m doing!”. Chiuderà il mondiale al terzo posto. Nel 2013 venne confermato da Lotus ma, nonostante gli ottimi risultati, lasciò in anticipo il team per il mancato pagamento dello stipendio.

Kimi Raikkonen – Il ritorno alle origini

L’anno seguente si concretizzò il ritorno in rosso in pieno predominio Mercedes, ma il finlandese faticò ad adattare l’assetto della vettura al suo stile di guida. Venne confermato nel 2015 con un nuovo compagno, Sebastian Vettel, affrontando un quadriennio altalenante fino al 2018, caratterizzato da tante delusioni, alte aspettative di squadra disattese e poche soddisfazioni come la vittoria negli Stati Uniti del 2018. Oggi Kimi è un pilota dell’Alfa Romeo Racing ex Sauber, tornato proprio lì dove tutto è iniziato e dove tutto finirà.

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Kimi in divisa Alfa Romeo – Photo Credit: alfaeromeoblog

Finish Line episodio 17: 6 di fila

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