L’Attack Mode è una delle principali novità della nuova generazione di vetture della Formula E. Si tratta di una nuova modalità di utilizzo di potenza extra disponibile per tutti i piloti. Una innovazione che ha ancora qualche margine di miglioramento.

L’ePrix di Ad Diriyah è stato un ottimo inizio per la Gen 2. La gara andata in scena in Arabia Saudita ha divertito tutti i vecchi e i nuovi fans della Formula E. Merito sicuramente dell’upgrade di potenza e delle novità implementate, una fra tutte l’Attack Mode. La potenza extra di 25 kW (sui 200 di base) ha aumentato la battaglia in pista, regalandoci sorpassi e manovre di altro livello.

“Old” FanBoost vs “New” Attack Mode
FanBoost, il surplus di potenza dato ai 5 piloti più votati già presente nelle scorse stagioni. Nella foto Lucas di Grassi. Photo Credit: Profilo Twitter Audi Formula E

I piloti Antonio Felix Da Costa e Felipe Massa sono stati forse i migliori nel gestire la nuova implementazione. Il primo ha infatti allungato il proprio gap da Vergne nell’ordine dei due secondi verso la fine della gara, permettendogli di evitare fin quasi all’ultimo gli attacchi del francese. Il secondo invece era riuscito a recuperare diverse posizioni, prima di ricevere tre penalità.

Attack Mode – Pro e contro

La difficoltà nell’utilizzo di questa nuova modalità non risiede tanto nella gestione della potenza, quanto più nella sua attivazione. Infatti il pilota che volesse utilizzare l’Attack Mode prima deve pigiare un tasto apposito sul volante, poi uscire dalla traiettoria ideale e infine passare attraverso la zona di attivazione.

Attack Mode
Attack Mode, una delle principali novità della quinta stagione di Formula E. Photo Credit: insideevs.com

Tale insolita manovra è obbligatoria come da regolamento. Il motivo risiede nel tentativo di evitare che i piloti possano avvantaggiarsi troppo del surplus di potenza di 25 kW. Tuttavia la pericolosità della manovra non è da sottovalutare. Inoltre potrebbe accadere che un pilota con un buon ritmo possa benissimo lasciar passare il proprio inseguitore in regime di Attack Mode. Il diretto interessato eviterebbe così di perdere tempo, sapendo che di lì a qualche giro renderebbe il favore all’avversario.

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