Diversamente dallo scorso anno la Formula E ospiterà un ulteriore test stagionale successivo all’ePrix di Città del Messico del prossimo febbraio.
La Gen 2 della Formula E porterà delle novità: prestazioni della vettura superiori ma anche un format di gara in parte diverso dalla scorsa stagione. Ciò comporta quindi un nuovo approccio ed un periodo di apprendistato per tutti i team e i piloti coinvolti, Proprio per questo motivo si è scelto di aggiungere un’ulteriore sessione di test stagionale oltre a quelle avvenute poco tempo fa a Valencia. La scelta è ricaduta sul tracciato di Città del Messico.
La sei ore di test in terra messicana andrà quindi ad aggiungersi a quelle previste dopo gli ePrix di Ad Diriyah e Marrakesh del prossimo dicembre e gennaio. Si andrà quindi a completare il numero massimo di test previsti dalla Formula E per la stagione 2018-19. Una eventualità che non si era manifestatata lo scorso anno perché ritenuta non necessaria dai vertici della FE.
Scelta necessaria o affrettata? Parola a Sam Bird
Il pilota della Virgin Sam Bird ha voluto dare un proprio parere sulla notizia di un terzo test stagionale, rivelando quali sono gli elementi da mettere in gioco durante una sessione di prove. “Essere ingegnosi e trovare (nuove, ndr) cose sull’auto e (capire, ndr) come lavorano le strategie all’interno del nuovo format di gara sarà la chiave“.
Il britannico ha inoltre voluto ricordare come la scorsa stagione il team Techeetah abbia migliorato le proprie performance dopo il test di Marrakesh.
“Ricordo lo scorso anno quando (il team, ndr) Techeetah lasciò i test di Marrakesh con un grande incremento delle prestazioni. Era ovvio che avessero trovato un upgrade fondamentale, probabilmente inerente al software. Siamo in una posizione simile quest’anno (..). Quindi dobbiamo lavorare duro in questi test”. – Sam Bird