Una stagione disastrosa per i San Francisco 49ers
I San Francisco 49ers subiscono l’ennesima sconfitta della stagione ad opera dei Tampa Bay Buccaneers. Il punteggio parla chiaro, 27-9, ma soprattutto parlano le statistiche imbarazzanti della squadra. E non si parla solo di quanto accaduto nell’ultima partita, si tratta di un trend, di una tendenza che il coaching staff non è riuscita ad invertire. E’ vero, l’assenza del qb titolare avrebbe messo in ginocchio chiunque. Ma non si può dimenticare che, anche con Jimmy Garoppolo in campo, il team faticava e non poco.

Le sue statistiche, al momento, sono inferiori a quelle del suo backup, C.J. Beathard, a sua volta sostituito da Nick Mullens. Anche i Green Bay Packers, costretti l’anno scorso a giocare senza Aaron Rodgers, qb titolare, sono andati incontri ad una stagione fallimentare. La differenza è che, anche con il titolare, i risultati in casa 49ers erano mediocri.
L’assenza di Jerick McKinnon

Il giocatore si è infortunato fin dalla pre season. Nei progetti iniziali, avrebbe dovuto rappresentare una pedina fondamentale. La sua assenza è stata sottolineata fin troppe volte, dimenticandosi che il giocatore, giunto dai Minnesota Vikings, non ha sicuramente alle spalle delle statistiche impressionanti. 3.4 yard per portata nel 2016, 3.8 yard nel 2017. Credere che McKinnon avrebbe spostato gli equilibri è come credere ancora a Babbo Natale: fa piacere ed è simpatico…peccato che non sia così. Nel mezzo della tempesta sono apparsi però dei talenti sui quali poter investire. George Kittle, fenomenale tight end, e Matt Breida, running back poderoso, portano sulle spalle praticamente l’intero peso dell’attacco. Di contorno, il rookie Dante Pettis si accende ad intermittenza ma fa intravedere qualcosa di buono.
Le figuracce della difesa
La nebbia più assoluta appare invece quando si deve parlare della difesa. Reuben Foster, linebacker attorno al quale si sarebbe dovuta costruire la difesa del futuro, è stato licenziato dopo l’ennesimo arresto per violenza domestica. Avevamo già sottolineato in un precedente articolo, come le intemperanze del giocatore avrebbero potuto costargli caro, (Reuben Foster scagionato dalle pesanti accuse nei suoi confronti ) ma quello che è troppo è troppo. Come ha sottolineato il coach Shanahan, “IT’S TOO MUCH”. La difesa è perforabile sotto qualsiasi punto di vista, on the ground e on the air, basti vedere il figurone che ha fatto Jameis Winston domenica. Eppure, nei draft degli anni scorsi, i 49ers hanno investito tantissimo proprio per rinforzarsi in questo settore. Sul banco degli imputati è il defensive coordinator, Robert Saleh, incapace di invertire la rotta e di prendere contromisure.

Se la prossima stagione sarà l’ennesimo “anno zero” per i 49ers, sarebbe opportuno valutare altre soluzioni.