L’attrice 65enne, Fran Drescher, nota per il suo ruolo nella sit-com cult anni ’90 La Tata ha puntato il dito contro le società di produzione di Hollywood definendo ”disgustoso” l’atteggiamento degli studios.
Fran Drescher leader dello sciopero degli attori a Hollywood
La protesta degli attori di Hollywood, uno dei più grandi scioperi del cinema, si sta diffondendo sempre di più. A capeggiare la situazione il più grande sindacato statunitense degli attori con alla guida Fran Drescher, la divertente e iconica Francesca Cacace della sitcom cult degli anni ’90 La Tata.
Il Screen Actors Guild rappresenta vere e proprie star del cinema come Meryl Streep, Jennifer Lawrence e Glenn Close ma anche attori meno conosciuti. I protagonisti del cinema stanno contestando il ribasso dei guadagni: per questo attori e attrici stanno bloccando le produzioni di tutti i set, sia cinematografici che televisivi, una situazione che non accadeva dal 1980. Una presa di posizione molto dura, insieme allo sciopero degli sceneggiatori: le richieste vanno da una retribuzione più equa alla presente minaccia dell’Intelligenza Artificiale. Il sindacato degli sceneggiatori è ormai fermo da più i due mesi, un colpo durissimo per l’economia e l’industria cinematografica.
Con questa situazione, molte serie televisive popolari potrebbero subire dei ritardi e anche numerosi studi cinematografici stanno modificando il loro calendario. I sindacati chiedono migliori condizioni contrattuali e l’aumento dei compensi nell’era dello streaming; oltre che le garanzie sull’uso dell’intelligenza artificiale che piuò generare copioni o e riprodurre voci e immagini, considerata una consisteste e pericolosa minaccia per le professioni creative.
Il discorso
Fran Drescher, visibilmente commossa, ha pronunciato queste parole a riguardo:
”Questo è un momento della storia, un momento di verità: se non teniamo duro, saremo tutti nei guai”.
Ha poi aggiunto:
”Quello che succede qui è importante perché ciò che succede a noi sta succedendo in tutti i campi del lavoro, quando i datori di lavoro fanno di Wall Street e dell’avidità la loro priorità e dimenticano i contributori essenziali che fanno funzionare la macchina”.
In seguito, Fran Drescher ha continuato:
“Dal modo ( i produttori) in cui invocano la povertà, si lamentano di perdere denaro a sinistra e a destra quando danno centinaia di milioni di dollari ai loro amministratori delegati. È disgustoso. Vergogna. Loro si schierano dalla parte sbagliata della storia in questo momento. Noi ci schieriamo solidali, in un’unità senza precedenti. Non si può continuare ad essere sviliti, marginalizzati, subire mancanze di rispetto e di onore. L’intero modello di business è stato modificato dallo streaming, dal digitale, dall’intelligenza artificiale”.
E infine, l’attrice ha concluso:
“Se non ci alziamo in piedi ora, presto saremo tutti in difficoltà. Tutti saremo in pericolo di essere sostituiti da macchine e da grandi imprese che si preoccupano più di Wall Street che di te e della tua famiglia. Noi chiediamo rispetto! Non potete esistere senza di noi!”.
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Ph: Deadline
Foto in copertina: Variety