Frank Sinatra incide My Way, il successo senza tempo

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Di Redazione Metropolitan

Il 30 dicembre 1968 Frank Sinatra incide “My Way”. Oggi una delle canzoni più amate, conosciute e reinterpretate compie 53 anni. Entrato nella storia della musica del XX secolo, il brano alla sua uscita ottiene il disco d’oro ed entra nella Official Singles Chart in Italia e diventa uno dei brani più reinterpretati. Tra gli artisti che hanno aggiunto il loro tocco ci sono nomi come Elvis Presley, Luciano Pavarotti ed anche Patty Pravo. Sicuramente la cover più particolare è quella di Sid Vicious dei “Sex Pistols”, che l’ha trasformata in un brano punk.

L’insoddisfazione di Sinatra

My Way nasce in un periodo di forte insoddisfazione e stanchezza di Sinatra. Ci si trova alle porte degli anni ’70 ed il rock e il pop hanno preso piede, il suono di Sinatra sta perdendo popolarità. Il cantante si confida con Paul Anka durante una cena, proprio di queste insicurezze ed espone il suo desiderio di smettere di cantare.

Il canadese ispirato da quanto gli aveva confessato Sinatra, scrive un testo che racconta della vita di un uomo che riflette sui suoi errori, gioie, successi che non ha rimorsi e non rinnega nessuna delle sue scelte. Nasce così l’iconico brano My Way che racchiude perfettamente quella nuova fase della vita di Sinatra, un momento di incertezza, di forte bilico. La canzone viene incisa a Los Angeles il 30 dicembre 1968.

L’iniziale accoglienza di “My Way”

Appena uscita la canzone ottiene un’accoglienza, buona, ma non stellare negli Stati Uniti, ottenendo la 27esima posizione nella classifica di Billboard. Successivamente però inizia ad essere sempre più apprezzata, fino a diventare il classico senza tempo che è oggi. La casa discografica di Paul Anka, tuttavia, non prese di buon grado il fatto che il canadese non avesse cantato e inciso la canzone da sé.

Anka, tuttavia rispose di aver scritto la canzone pensando e specificamente per Sinatra, proprio basandosi su quanto gli era stato confidato dall’amico durante quella cena. Questa giustificazione non è stata però abbastanza per i discografici, che costrinsero Anka ad incidere anche una sua versione della canzone. Da questo momento inizia l’era della serie di cover che sono state effettuate di questo iconico brano.

Aurelia Carbone

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