131 anni fa nasceva Fritz Lang. Considerato uno dei maestri universali del cinema, Lang è senza dubbio il più grande regista desco di tutti i tempi. Con il suo stile definito da Truffaut inesorabile” ha segnato diversi film entrati di diritto nell‘immaginario collettivo

“Le doti del regista devono essere universali: deve cioè possedere le qualità più spiccate di ogni espressione artistica. Deve avere lo sguardo del pittore per il quadro, la sensibilità per le linee dello scultore, il senso del ritmo del musicista e la concentrazione spirituale del poeta. Ma gli ci vuole anche qualcosa d’altro, una dote tutta peculiare: il senso del tempo! […] Per me senso del tempo significa la capacità di dare rilievo, comprimere, aggiungere intensità, mirare a uno scopo, fare centro.”

Così Fritz Lang parlava delle doti di un regista. Le sue furono quelle di un autore eccezionale che seppe cogliere in pieno il potenziale immaginifico dell’avanguardia espressionista non disdegnando un certo carattere narrativo. D’altronde i suoi film si distinguono per potenza di racconto e immagini da cui emergono il culto di un inesorabile fato, incubi e antitesi generati dal basilare contrasto tra bene e male. Questi sono gli elementi che rendono ancora oggi una pietra miliare il cinema di Lang.

Cinque film iconici di Fritz Lang

Il trailer di Metropolis, fonte Movieclips Classic Trailers

Diversi sono i film firmati da Fritz Lang di cui abbiamo scelto quelli che per noi sono i cinque migliori. Partiamo innanzitutto da quel grande capolavoro espressionista che è “Metropolis”. Un film ambientato in futuro distopico divenuto pietra miliare e capostipite del genere fantascientifico. Uno dei film più sensazionali dell’espressionismo tedesco è senza dubbio “Il dottor Mabuse” di Lang che rispecchia pienamente l’epoca di crisi di valori tedesca dell’ascesa del nazismo.

Una pellicola terrificante e al tempo stesso affascinante è senza dubbio “M – Il mostro di Düsseldorf “, il primo film parlato di Lang e prototipo del noir americano degli anni 40‘. Dobbiamo ricordare adesso un altro grande classico noir violento e potente firmato da Lang come “Il grande caldo”. Chiudiamo la nostra carrellata con “ Quando la città dorme” , un thriller con cui Lang si scaglia violentemente e cinicamente contro la stampa.

Stefano Delle Cave