G7 vertice: ulteriore crepa tra Stati Uniti ed Europa

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Di Redazione Metropolitan

G7 CHARLEVOIX – Grande rottura tra Stati Uniti ed Europa al vertice internazionale: malgrado il documento finale sia stato firmato, sorgono tensioni con Trump su dazi e Russia.

Nel documento firmato dalle sette maggiori economie avanzate del G7 (USA, Canada, Italia, Francia, Germania, Giappone e UK), si sottolinea la necessità di un sistema commerciale fondato su regole. Si invita a un’ulteriore modernizzazione del WTO  e a “fare tutto il possibile per ridurre le barriere tariffarie”.

Il G7  ha visto l’isolamento di Trump, che ha lasciato in anticipo il vertice. Plateale il suo ritardo alla colazione dedicata alle donne, disapprovato da tutti i leader. Dall’Air Force One, arriva il rifiuto di Washington “Ho dato istruzioni di non appoggiare il documento finale del G7”.  Gli Stati Uniti si ritirano quindi dall’accordo, dopo averne inizialmente accettato le conclusioni. A provocare tale rottura le parole di Trudeau durante la conferenza stampa finale, dove ha annunciato la futura risposta alle tariffe su alluminio e acciaio degli Stati Uniti contro Canada, Messico ed Europa. Colta di sorpresa, l’Europa mantiene toni mediatori: “Ci atteniamo al comunicato come approvato da tutti i partecipanti al G7”. Il Presidente Trump richiede inoltre la riammissione della Russia, precedentemente esclusa nel 2014 dopo la Crimea. La posizione dell’Europa al riguardo, tuttavia, rimane irremovibile. Nessun G8 fino a quando non si osserveranno progressi secondo gli accordi di Minsk.

L’Italia rappresentata da Conte

Il vertice G7 ha anche significato per l’Italia l’arrivo sulla scena economica internazionale del nuovo premier Conte. Questi commenta “Il rapporto con Trump è stato da subito molto cordiale. Ha mostrato una grande apertura e attenzione verso questa nuova esperienza di governo. Si è congratulato e ha espresso grande entusiasmo.”. Continuando a elogiare il collega americano, ha poi confermato la posizione italiana nei confronti della Russia. “Sulla Russia la nostra posizione è molto chiara: non cambiamo atteggiamento un giorno rispetto a quello precedente. La nostra posizione l’ho ribadita alle Camere. Il meccanismo delle sanzioni c’è e noi lavoriamo perchè sia rimosso. Lavorare in quella direzione ci vedrà protagonisti perchè riteniamo la Russia un Paese che ha un ruolo cruciale in tante crisi internazionali, nell’attuale contesto geopolitico recita un ruolo fondamentale e non possiamo prescindere da un dialogo con la Russia”.