Gary Goldman, l’animazione pop fiera di essere oldschool

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Di Redazione Metropolitan

Premiato al Cartoons On the Bay 2018 con un Pulcinella Award alla carriera, Gary Goldman, padre di Anastasia e Dragon’s Lair, non smette di credere nei valori dell’animazione.

Nato e cresciuto in California, Gary Goldman muove i suoi primi passi nel mondo dell’animazione con il colosso Disney. Nel 1972, un anno dopo la laurea in disegno e storia dell’arte, Golman lavora con Frank Thomas a Robin Hood. In quegli anni conosce Don Bluth, padre di Winnie The Pooh, Bianca e Bernie, Elliot e tanti altri. Inizia così il grande sodalizio tra i due animatori statunitensi. Un matrimonio di fatto, sancito dalle nottate nel garage di casa Bluth, trasformato in uno studio improvvisato. “Eravamo talmente uniti che ci chiedevamo chi dei due dovesse essere la moglie”. Così Gary Goldman ironizza sul suo legame con Bluth, sul palco di Cartoons On the Bay.

Don Bluth e Gary Goldman
(Foto dal web)

Fedele alla tradizione oldschool del disegno a mano, Gary Goldman ha ricordato l’importanza della narrazione come motore di ogni cartone animato. “Non importa quanto il disegno sia bello, se non avete una buona storia siete fregati” ha detto al pubblico di Cartoons On the Bay. Per Goldman, nell’animazione la tecnica da sola non basta. Ciò che conta davvero è inventare storie capaci di commuovere e toccare lo spettatore. “Vogliamo raccontare storie significative” ha detto, “vogliamo vedere le persone piangere mentre guardano i cartoni animati”.

Gary Goldman e Roberto Genovesi sul palco di Cartoons On the Bay 2018
(Photo Credits: Metropolitan Magazine)

L’animazione dovrebbe posare uno sguardo luminoso sul mondo. Ma non è semplice quando vivi in un Paese in cui i valori della fratellanza e del rispetto vengono oscurati dal denaro, ha detto Gary Goldaman. “Venivo da una città in cui tutti si aiutavano a vicenda. Anche quando ero militare nell’Air Force l’aiuto reciproco era fondamentale per la sopravvivenza. Adesso però all’America non importa più la solidarietà ma solo fare soldi”. Per questo la missione personale di Gary Goldman diventa convertire l’animazione al rispetto e alla reciprocità. Valori che oggi appaiano un miraggio, soprattutto nella società americana.

Gary Goldman a Cartoons On the Bay 2018
(Photo Credits: Metropolitan Magazine)

Durante il festival Cartoons On the Bay, Gary Goldman ha più volte spronato i giovani a credere nei loro sogni e nelle loro ambizioni. “I ragazzi devono lottare per fare ciò che gli piace. Devono guardarsi allo specchio e riconoscersi in quello che fanno” ha detto. E la sua storia è un esempio di successo per tutti, non solo per le future leve dell’animazione. Approdato al mondo dei cartoons quasi per caso, il suo sogno originario era quello di fare illustrazioni per i giornali. Ma la fortuna ha bussato alla sua porta. E adesso Gary Goldman strizza il suo occhio vispo alla platea di Cartoons On the Bay e invita tutti a sentirsi dei “Mr. Lucky” come lui.

Gary Goldman a Cartoons On the Bay 2018
(Photo Credits: Metropolitan Magazine)

Nell’animazione esiste una strada fatta di tecnica e di competenza, ma ne esiste un’altra fatta di valori e di sentimenti, ha detto Gary Goldman. Seguire entrambi i binari è il segreto per arrivare al cuore della gente e costruire storie come Anastasia, Drangon’s Lair e Brisby. Incarnazione vivente di questi precetti, Gary Goldman è stato onorato con un premio alla carriera alla 22° edizione di Cartoons On the Bay. All’età di 73 anni, non ha ancora intenzione di abbandonare il timone dell’animazione. Ma anzi, continuerà presto a stupirci con storie fantastiche.