Dal primo ottobre l‘Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, adotterà nuove misure per calcolare gli importi della bolletta del gas. In particolare il calcolo del costo del gas del mercato tutelato sarà fatto sulla base del Psv italiano e non sul Ttf europeo e verrà fatto su base mensile e non su base trimestrale. È la nuova misura decisa dal governo in vista dei rincari delle bollette del gas che da ottobre potrebbero anche raddoppiare a causa dei costi vertiginosi di questa materia prima raggiunti negli scorsi mesi.
Il rischio del raddoppio delle bollette del gas e il ricalcolo Arera
“Nell’ipotesi di un ulteriore aumento delle tariffe, stante il prezzo medio unico nazionale attuale fino ai 70 centesimi di euro al kilowattora al primo ottobre, registreremo la seguente spesa: con i primi tre trimestri 2022, pari a 872 euro, sommati all’aumento ipotizzato per il quarto trimestre di 472,5 euro, la spesa tipo ammonterà a 1.344 euro per il 2022, con un aumento di 713 euro. Confrontando la spesa annua prevista per il 2022 con il 2020, l’aumento si attesterà a +178%”. Questo è quanto fa sapere l’Istituto ricerche consumo ambiente e formazione per cui, confrontando la situazione attuale segnata dai forti aumenti di agosto con le cifre dei costi raggiunti dal gas, ci sarà ad ottobre un raddoppio dell’importo delle bollette del gas.
Per calmierare gli aumenti e scongiurare gravi impatti su famiglie e imprese il governo è sceso in campo con una nuova misura di contenimento. Dal primo ottobre infarti l’Arera calcolerà su base mensile e non trimestrale il costo del prezzo del gas per il mercato tutelato. Il tutto tenendo conto del Psv, il Prezzo di scambio virtuale italiano, e non del Ttf europeo, Title transfer facility europeo, per il costo del gas naturale. Questo permetterà di avere costi in bolletta legati al prezzo del gas attuale non a quello fissato mesi prima. Tale misura resterà infine in vigore fino al termine della tutela del gas previsto nel gennaio 2023.
Le nuove misure da attuare
“Le misure adottate, pur non potendo agire strutturalmente sugli eccezionali livelli dei prezzi di mercato, mirano a rendere più sicure le forniture ai consumatori”. È il commento di Arera sulle nuove misure previste dal decreto energia. Il nuovo calcolo delle bollette però, spiega la stessa Autorità, deve essere affiancate a “iniziative nazionali e internazionali per ripristinare l’equilibrio tra domanda e offerta, come la riduzione della prima su base volontaria e l’identificazione di meccanismi per la gestione di interventi in caso di emergenza”. Una di queste è senza un price cap europeo, ossia un tetto del prezzo del gas in Ue che eviti speculazioni sconsiderate.
Stefano Delle Cave
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