Il 25 marzo uscirà Génesis, il nuovo disco in edizione limitata di Irakli, con l’etichetta Ovunqve di Astronomy Domine.
Génesis è il nuovo disco di Irakli che uscirà il 25 marzo con Ovunqve, l’etichetta di Astronomy Domine.
Irakli è un’artista tedesco che con Yac, fa parte del duo I/Y (Irakli/Yac).
Usciti con etichette come Dynamic Reflection, 47, Krill Music, Fracture, nel 2019, Irakli sbarca sull’etichetta italiana Ovunqve. Il disco, in edizione limitata, contiene due tracce: la prima di Irakli in versione ambient/drone, la seconda è il remix di Astronomy Domine in chiave deep/dubby.
Génesis orientato all’ingordigia e alla golosità di assaggiare il libero arbitrio, è un boccone dato alla mela, rappresentato da macchine e mixer, nel giardino dell’eden, in cui le mani invisibili dei due artisti afferrano il frutto per assaporarne il contenuto.
Chiusi in uno studio di registrazione, il dado è tratto, gustandosi la decisione delle proprie scelte. E così sia, Génesis e la creazione del mondo.

Astronomy Domine e Irakli addentrandosi nella selva oscura, vagano alla ricerca della mela, esploratori di un viaggio oscuro, buio e profondo, Ovunq(v)e si celi il vizio e l’ostentazione. I due artisti viaggiano tenendosi per mano, spiegando le ali e raggiungendo il blu profondo degli oceani, da cui si ode la musica ed il loro sound.
Due tracce, un misero bottino, ma ricco di significati, tra i quali perdersi ascoltando influenze ipnotiche, ambient/drone e deep, celando la parte del mistero che li circonda.
Génesis di Irakli

Génesis di Irakli pare un questionario formato da domande alle quali non ci sarà mai una risposta. Un monologo volto all’incomprensibilità di quello che lo circonda, chiedendo aiuto a qualcuno che ne sappia di più, agli dei o agli alieni.
La convivialità con questo malessere si ritrova nell’istinto disegnato da melodie distorte, diffuse tra la paura di chiedere e il timore di non sapere. Brividi racchiusi in tremolii e accenni di kick, che mai esplodono, lascia che i sintetizzatori parlino al posto suo esprimendo ciò che la mente gli suggerisce.
Il suono è un ricorso al passato, sulla scia della Berlin School degli anni ’70 popolata da tastiere e synth, e da personalità come quella di Stockhausen, svelando la forte influenza di Berlino sull’artista tedesco e di quanto il krautrock sia un peccato lasciarselo scappare più che commeterne un altro, lasciandosi trascinare da EDM e altre mele lasciate a marcire.

Génesis e il remix di Astronomy Domine

Dopo l’introduzione dell’artista tedesco, Génesis prende forma con Astronomy Domine. La forza con cui il peccato subentra nei bassi riesce a sollazzare il più esigente dei produttori, raccogliendo l’assenso anche di coloro che la musica elettronica preferiscono sputtanarla più che comprenderla.
Tra piatti e rullanti di batteria in stile Genesis (la band), il trittico musica-creazione-arte è bello che trasceso nel peccato. Con tutti i lati buoni o cattivi che ne derivano, una lode sarebbe lieta, perfino dovuta, non nei confronti della genesi orata dai sacerdoti e decantata nella Bibbia, ma a Génesis come punto di partenza e di creazione della musica, non solo quella elettronica.
L’atmosfera, che recupera alcune sonorità presenti in “Lammas” uscito con MM Audio, descrive una sorta di rabbia all’interno di quel cammino nella selva oscura che ingoia tutto, ma che nulla sputa, spingendo la ricerca delle soluzioni in un fitto bosco di rami e spine. Le ferite che ne derivano, gettano la considerazione che i bassi perforanti rientrino nell’indigestione di dover vomitare al suolo e calpestare le vera natura peccatrice dell’uomo.
Astronomy Domine, riesce nel suo intento, come se il tempo del giudizio universale fosse arrivato, preparando l’arca che dovrebbe salvare piuttosto che affondare nell’inferno delle acque.
Descrivendo scene apocalittiche che segnano la fine dell’universo, Irakli e Astronomy Domine, si sfidano a chi descrive meglio questi aspetti, tra sample e patterns che raffigurano onde di un oceano che difficilmente verrà solcato, se non con l’ausilio di potenze divine; coloro che in fin dei conti hanno generato il mondo e le creature viventi che lo popolano.
Scagliando frequenze, vibrazioni filtrate e riverberate, Génesis incarna lo spirito della storia di Caino e Abele, rivolgendo al signore sonorità sacrificate al perdono e al peccato commesso..
