Innumerevoli studi sono stati fatti su Gesù di Nazaret, fondatore e figura centrale del Cristianesimo, religione monoteista che conta più di due miliardi di fedeli nel mondo. Ma cosa si sa realmente sulla vita di Gesù? Dove finisce la storia e comincia la leggenda?
Diciamo subito che Gesù di Nazaret è un personaggio storico realmente esistito. Viene citato, oltre che dai vangeli, anche da testi di autori estranei al mondo cristiano (Tacito; Plinio il Giovane…). La fonte più antica, riguardante Gesù, a noi pervenuta è un frammento di papiro in cui sono riportati versi del Vangelo secondi Giovanni in greco; risale al 125 d.C. Il nome Gesù deriva dall’ebraico Joshua (Dio è salvezza) a sua volta derivato da YHWH (nome proprio del Dio di Israele). Nome piuttosto comune fra i giudei dell’epoca.
Certezze storiche sulla vita di Gesù di Nazaret
La vita di Gesù è indissolubilmente legata al mito, alla leggenda che fin dai tempi antichi ha avvolto la sua persona. La storiografia moderna è riuscita comunque ad individuare dei punti fermi, attestati da varie fonti, nella sua esistenza. La nascita, attorno al 4 a.C.; la sua infanzia a Nazaret; il battesimo nel fiume Giordano ad opera di Giovanni Battista; la costituzione di un gruppo di discepoli che lo seguirono durante il suo pellegrinaggio in varie zone della Galilea, cominciato nei sui ultimi tre anni di vita; la predicazione del Regno di Dio; il viaggio a Gerusalemme; l’ultima cena (anche se dubbi sulla data precisa persistono); la cattura e l’interrogatorio; la condanna da parte di Ponzio Pilato e la messa a morte tramite crocifissione.
L’andamento sostanziale della vita di Gesù è chiaro. Rimangono molte incertezze sulle date precise degli avvenimenti, a causa di discrepanze tra i vangeli sinottici (Marco, Matteo, Luca) e quello di Giovanni, oltre che incompatibilità tra i vangeli e altri documenti storici su quell’epoca. Il periodo dell’infanzia e i miracoli sono tutt’ora oggetto di dibattito ma vengono generalmente visti come avvenimenti di valenza maggiormente teologica che storica.
Buon Natale e felice anno nuovo.
Marco Pozzato
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