Alla scoperta quest’oggi di un’atleta che nel corso degli anni ha sempre alzato il suo livello di gioco, puntando sempre a superare quell’asticella posta continuamente ad uno step superiore, nonostante i traguardi importanti raggiunti, senza mai fermarsi, ma guardando avanti:il libero della Bartoccini Fortinfissi Perugia, Giada Cecchetto.
Giada Cecchetto scopriamola
Giada Cecchetto, milanese, classe 1991, impersonifica alla perfezione quello che è da anni il nuovo ruolo della pallavolo moderna, il libero.
Con i suoi 164 cm ha il vantaggio dalla sua di avere la rapidità nei movimenti, occhio e ordine nell’annullare gli attacchi avversari e favorire la difesa della sua squadra, caratteristiche queste che le hanno permesso di essere in questa stagione, figura fondamentale della seconda linea della Bartoccini Fortinfissi Perugia, che ha concluso con la salvezza il campionato, dopo lo stop ordinato dalla Federazione.
Carriera itinerante e successi
Giada nel corso della sua carriera è stata decisamente itinerante e, in questo suo continuo viaggiare in giro per lo stivale, alternandosi continuamente tra la A1 e A2, ha indossato le maglie di Giaveno, Corato, Piacenza, Casalmaggiore, Caserta, Legnano, Soverato, Orvieto ed infine quest’anno Perugia.
Non pochi i successi ottenuti, a cominciare dalla Supercoppa Italiana e la Champions League ottenuti con la Pomì Casalmaggiore, a cui si aggiungono le vittorie in Coppa Italia, l’All Star Game e la Supercoppa Italiana ottenute nel Sand Volley 4×4, altro suo amore, sempre tra le fila delle casalasche.
Un biglietto da visita niente male per Giada che continua in questo periodo di quarantena ad allenarsi come può, in vista, speriamo, della prossima stagione estiva di volley sulla sabbia e mantenere, per quanto possibile, la sua elasticità atletica, continuando nel suo credo di migliorare sempre più, tanto da aver disputato una stagione più che positiva, entrando anche nel mirino di grandi squadre.
Le sue parole
La tua stagione rispetto a quella più generale della squadra, è stata completamente diversa. Tu in continua ascesa mentre la squadra ha faticato un pochino.
Io sono decisamente contenta e soddisfatta della stagione, finire in questo modo improvviso mi è dispiaciuto molto, soprattutto in un momento dove stavamo andando molto bene con la squadra, venivamo da una bella quanto importante vittoria contro Bergamo, dove tra l’altro ho preso l’MVP del match. Insomma eravamo probabilmente nel momento migliore, dovevamo incontrare poi Brescia e Caserta, squadre contro la quale ce la potevamo giocare, un peccato questo blocco, anche perché ci stavamo divertendo.
Il tuo è stato comunque un crescendo. Prendere un MVP come libero non è assolutamente facile.
Si esattamente, ero in continua ascesa, mi sono conquistata il posto in squadra lavorando sodo ogni giorno, ho sempre avuto diversi riconoscimenti in questa stagione, ma MVP nell’ultima gara giocata è stata davvero una gran bella soddisfazione, soprattutto perché difficilmente il libero ottiene questi premi.
Tu sei nata libero o come molti, da posto quattro ti sei spostata in seconda linea?
Beh, quando ero più piccola giocavo schiacciatrice, come tutti, tutte le giovanili fatte da martello, poi a 18 anni, anche dietro qualche saggio suggerimento, mi sono spostata a fare il libero.
La sabbia il secondo amore
Ho visto che ti diverti molto a giocare anche sulla sabbia, disputando il Sand 4×4 ogni estate anche con ottimi risultati. Pensi di fare anche il 2×2?
Il 2×2 mi piace moltissimo, ma il Sand 4×4 mi da la possibilità di lavorare di più come libero, comandando la linea dietro. Il beach volley tradizionale mi piace da matti ed è bellissimo, ma essendo non eccessivamente alta, non mi permetterebbe di fare determinati colpi, di conseguenza non ho mai pensato seriamente di farlo. Il 4×4 organizzato dalla Lega è molto bello, ci si diverte molto, l’ho fatto con Casalmaggiore e con Brescia vincendo diversi trofei. Ma rimane comunque un hobby.
Parliamo un po’ dei tuoi vari spostamenti: mai stata più di una stagione con una maglia, da cosa deriva questo, tua libera scelta o che altro?
Ci sono diversi motivi alla base di questo percorso e non sempre a volte di carattere sportivo. E’ successo che alcune società purtroppo hanno chiuso i battenti, altre non rispettato gli accordi contrattuali ed infine, il più importante, il mio desiderio di crescere sempre di più, facendo un salto di qualità e lottare per qualcosa di importante. E’ vero, ho cambiato molto e in alcuni casi sarei voluta rimanere molto volentieri, anche perché per me sarebbe stato più facile trovarmi in un ambiente che già conoscevo, invece così mi sono sempre dovuta riadattare e ricominciare daccapo.
La ricerca di un equilibrio
Leggendo ciò, a Perugia devono preoccuparsi?
Ma no, è ancora molto presto per parlarne, il mio obiettivo è quello di avere un equilibrio, per quanto cambiare è stato comunque bello, perché mi ha permesso di vivere delle esperienze belle e tutte diverse, aumentando il mio bagaglio personale. Quando parlo di equilibrio, mi riferisco all’ambiente dove lavoro, a Perugia sto bene, sono stata bene tutto l’anno e quindi, quando trovi il tuo habitat ideale si valuta anche la concreta possibilità di rimanere, continuando a migliorare partendo da quel posto e non necessariamente spostarsi per dover ricominciare.
Da sempre giochi con il numero 6 sulle spalle, ha un significato particolare questo?
Il numero sei mi è sempre piaciuto, peraltro sono nata anche il 6 giugno e di conseguenza ho sposato questo numero. Lo porto con me da quando sono piccolina e crescendo ho mantenuto questa cosa, diciamo che ci sono molto legata.
Il futuro
E’ decisamente presto per parlarne, ma una volta che la tua carriera sarà finita, pensi di poter rimanere nel mondo della pallavolo?
Innanzitutto voglio continuare a giocare, visto che mi sto divertendo molto e togliendo diverse soddisfazioni, per il resto sono laureata in Biologia, ora sto facendo la Magistrale essendo iscritta alla facoltà di Scienze della Nutrizione Umana, per poi nel tempo avere uno studio da Biologa Nutrizionista. Ho già un mio piano, anche se ora penso a combinare le due cose, divertirmi e studiare. Mi piacerebbe successivamente, qualora ce ne fosse la possibilità, di rimanere nel mondo della pallavolo, magari come nutrizionista, seguendo le squadre, chissà. Per ora voglio giocare ancora un po’.
E’ stato davvero un piacere parlare con Giada Cecchetto, ci ha dato la sensazione di essere una delle ragazze più solari e determinate del panorama italiano di volley femminile, una che non molla un centimetro, e lo dimostra il fatto di essere arrivata in alto pur non avendo una grande statura, in uno sport dove l’altezza aiuta e non poco. Giada non si pone limiti, il suo obiettivo è sempre lo step successivo, combatte con le unghie e con i denti per raggiungerlo e noi non possiamo che farle il più grande in bocca al lupo per il suo splendido percorso.
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