Gianluca Grignani sentì l’esigenza di dare una svolta rock alla sua carriera, pertanto fece una scelta coraggiosa producendo da solo l’album La Fabbrica di Plastica che rispetto al precedente Destinazione Paradiso fu un flop. Il 20 maggio uscì quindi La Fabbrica di plastica, con il quale Gianluca Grignani entrò in conflitto con il Produttore Massimo De Luca e con la casa discografica Polygram. Gli arrangiamenti sono stati curati dallo stesso Grignani e da Greg Walsh, il disco registrato presso l’Angelo Studio di Garlasco e l’Abbey Road Studios a Londra.
Il cantautore ha fatto un generoso lavoro sia con le chitarre acustiche, 12 corde e chitarre elettriche, coadiuvato da Massimo Varini alle chitarre elettriche, Giovanni Frigo nel brano Testa sulla luna, Franco Cristaldi al basso, Naco alle percussioni. Per quanto riguarda la batteria è stato fondamentale il contributo di Mario Riso che ha collaborato con parecchi musicisti del panorama Rock in Italia.
Gianluca Grignani: il rock come percorso interiore
L’album purtroppo ebbe scarso successo nelle vendite e nel tour. Il pubblico era ancora abituato al Gianluca Grignani, idolo delle teenager. Di notevole interesse il videoclip de La fabbrica di plastica. Il brano è una denuncia alla discografia che produce i suoi cantanti tutti uguali e stereotipati. Il rock per Grignani, non è solo un genere musicale, bensì un mezzo efficace che rappresenta i turbamenti di un viaggio interiore sia personale che musicale.
Troviamo infatti degli elementi come il cielo, le galassie e la luna che esemplificano il voler andare oltre, il cercare una spiritualità intesa come un senso profondo della vita e del comporre musica. Le chitarre e la batteria vogliono farsi poesia che accompagna la parola al tempo stesso forte e fragile. Meritano menzione quindi Solo Cielo e Galassia di Melassa con la sua atmosfera psichedelica che richiama un viaggio nello spazio alla ricerca di affetti perduti e Testa sulla luna.
Luci e ombre di un percorso
Il mio peggior nemico è un brano diverso, un ritmo ballabile, un’accettazione del lato oscuro, una danza con le ombre. In Più famoso di Gesù, l’unione con l’altro sesso sembra il viatico pagano per raggiungere l’apice per scoprire cosa c’è “oltre il cielo”. Le chitarre sottolineano le varie facce del sentimento amoroso dalla dolcezza di Fanny alla tenerezza mista all’ossessione della follia amorosa in L’Allucinazione.
Un album coraggioso e sperimentale in cui Gianluca Grignani si mette in gioco completamente, mostra grandi doti poetiche, musicali e interpretative, indaga a fondo nel rapporto difficile tra il prodotto ben confezionato e quello che sente l’artista nel suo complesso percorso di vita.
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