Tre vittorie e due sconfitte nella cinque partite del Gruppo C degli Europei di basket. La Nazionale italiana di pallacanestro guidata dal Commissario Tecnico Gianmarco Pozzecco ha battuto agevolmente la Gran Bretagna dopo aver staccato la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta nella partita precedente. L’accoppiamento, però, non è stato dei più benevoli: gli azzurri dovranno affrontare la forte Serbia, bestia nera della nostra selezione.

Le dichiarazioni di Gianmarco Pozzecco: “Serbia? Grande rispetto, ma niente paura…”

(Credit foto – Youtube)

Ecco le parole di Gianmarco Pozzecco al termine della partita contro la Gran Bretagna. Il coach degli azzurri si è focalizzato, immediatamente, sulla prossima sfida contro la Serbia:

Alleno questa squadre, vedo ogni giorno i ragazzi e cerco di fare analisi approfondite. Sapevo che la Gran Bretagna avrebbe mollato nel terzo e quarto periodo. Siamo stati bravi con la Croazia a vincere una partita complicata. Le altre hanno giocato contro di noi già da qualificate e avevano un vantaggio. Chi ha giocato queste competizioni, sa che c’è differenza. La pressione è tantissima, vivi insieme per un mese e mezzo e ti prepari solo per giocare queste partite. Giocare in casa ti aiuta ma ti responsabilizza. Sentivo la responsabilità di giocare l’Europeo al Forum, secondo me abbiamo regalato emozioni in due partite. La gente si è innamorata di questi ragazzi. Non sono preoccupato della Serbia, rispetto la Serbia. Sono cresciuto con il basket slavo, i miei idoli sono slavi. Andrei ovunque con i miei ragazzi, ho fiducia in loro. Quando giochi duro, non è facile per nessuno. Nemmeno per la Serbia“.

Poi il Commissario Tecnico conclude riservando un commento al recupero di Mannion:

Avevo puntato su alcune cose: volevo che Ricci, Polonara, Spissu giocassero con fiducia. Tutti puntano su Pajola, ma ora devo recupare Mannion. E’ fortissimo, ha un potenziale enorme. L’ho visto dispiaciuto e non mi piace vederlo così. Ho dovuto fare delle scelte. Oggi i ragazzi che hanno giocato meno hanno vissuto una minima gratificazione, se abbiamo passato il turno il merito è di tutti“.

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