Gianni Dall’Aglio, chi è la moglie Orietta Ravenna: “Le ho donato un rene”

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Gianni Dall’Aglio storico batterista de I Ribelli è legato alla moglie Orietta Ravenna: dalla loro unione è arrivata la figlia Iris.

Il musicista sarà tra gli ospiti di “Oggi è un altro giorno” in onda a partire dalle 14:05 su Raiuno dove insieme a Simone Santercole e la conduttrice Serena Bortone ripercorrerà la carriera di Gino Santercole. Sessionman per artisti del calibro di Mina, Lucio Battisti ( è alla batteria nello storico duetto andato tra l’artista di Poggio Bustone e la tigre di Cremona), Loredana Bertè, Patty Pravo incontra durante uno spettacolo tenutosi al Teatro Augusteo, Orietta Ravenna all’epoca costumista. I due convolano a nozze nel 1967 e lo stesso anno diventano genitori di Iris. La donna abbandona il mondo dello spettacolo per dedicarsi all’insegnamento della religione nelle scuole , in seguito si dedica alla realizzazione di musical ed alla danzaterapia. Nell’estate 2008 dagli esami clinici della moglie di Dall’Aglio emerge l’urgenza di un trapianto del rene.

Gianni Dell’Aglio, il gesto d’amore per la moglie Orietta

Gianni Dall'Aglio e la moglie Orietta
Gianni Dall’Aglio e la moglie Orietta

È lo stesso batterista a candidarsi come donatore: effettuate le analisi di rito dove emergeva compatibilità, marito e moglie hanno affrontato l’intervento. Un momento che ha consolidato dopo oltre 40 anni insieme il loro rapporto come ha raccontato Dall’Aglio:

“La cosa più bella che ho fatto nella mia vitaIl coraggio di affrontare un’esperienza del genere viene dall’anima. È una percezione che dura un secondo e che spinge a dire “sì, lo faccio”. Poi devi affrontare tutte le conseguenze di quel sì, i timori, le angosce. Ma il ricordo di quella spinta arrivata da dentro sconfigge tutte le paure, che sono umane”, il medico che ci ha fatto l’intervento, quando ci ha visto ha capito che eravamo una coppia molto affiatata. Mia moglie Orietta era preoccupata per me, non voleva che mi privassi di un organo ed era andata anche da un suo padre spirituale. Quest’ultimo le disse che non avrebbe potuto rifiutare un dono, in quanto un dono si accetta”.

“Avevo tantissima paura che tutto potesse essere perso che tutto potesse andare male, che togliessimo un rene a me senza dare la vita a lei. E questo ha generato un coraggio pazzesco. Un’ora prima di entrare in sale mi hanno tenuto un’ora fermo sul lettino freddo, sentivo il rumore dei ferri della sala operatoria, poi mi è venuto un calore addosso e un senso di forza, l’anima mi è venuta incontro e mi ha detto ‘stai tranquillo, vedrai che tutto andrà bene’, e infatti è andata bene” Ricordo che stavo per entrare in sala operatoria. Avevo appena salutato con un lungo abbraccio mia moglie. Ci eravamo guardati, “ora cambieranno molte cose nelle nostre vite”, ci siamo detti. Mi ero ritrovato in una saletta, solo, non potevo fare altro che affidarmi ai medici e a Dio. E in quel piccolo spazio ho rivissuto la mia bellissima vita: mi sono sentito fortunato, pronto a tutto. Poi l’operazione è andata molto bene, sia a me che a Orietta, e oggi consideriamo un regalo questi ultimi nove anni di vita meravigliosi”

Seguici su Google News