Gino Santercole, chi sono la moglie Melù Valente e l’ex moglie Anna Moroni

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Di Redazione Metropolitan

Gino Santercole è stato legato alla moglie Melù Valente in seconde nozze, dopo il termine del matrimonio con l’ex Anna Moroni.

Gino Santercole, l’incontro con la moglie Melù ed il rapporto con l’ex Anna Moroni

Gino Santercole , la moglie Melù
Gino Santercole , la moglie Melù

Al nipote di Adriano Celentano sarà dedicato un ampio spazio nella puntata odierna di “Oggi è un altro giorno”, in onda a partire dalle 14:05 su Raiuno, condotto da Serena Bortone dove interverranno il figlio Simone Santercole ed il batterista Gianni Dall’Aglio. Cantautore e compositore, è figlio della sorella di Adriano Celentano, Rosa: dalla sua penna sono nati successi della canzone italiana come Svalutation e Una Carezza In Un Pugno. Con lo zio e “Molleggiato” nazionale muove i primi passi nel mondo delle sette note prima con la band Rock Boys ed in seguito ne I Ribelli. Santercole è inoltre tra i fautori del Clan Celentano.

Avvia al contempo una carriera solista, sempre al fianco de I Ribelli, pubblicando il singolo Stella D’Argento ma la fama di Santercole è dovuta al ruolo autoriale, firmando svariati successi ed i già citati brani interpretati da Celentano. L’artista si innamora della sorella della moglie dello zio Claudia Mori, Anna Moroni con la quale convolerà a nozze e che lo renderà padre di due figli. Sul finire degli anni Sessanta il matrimonio volge al termine: dal divorzio erano conseguiti dissapori riversatisi anche sul Clan. Santercole ritrova in seguito la felicità quando nel 1973 incontra sul set Melù Valente. L’attrice diventa la seconda moglie dell’autore e musicista, al quale rimane legata fino alla morte di Santercole avvenuta nel 2018. Sulle pagine de “Il Messaggero” la Valente aveva ricordato così il marito:

Noi eravamo uguali, una persona sola, da quando ci siamo incontrati abbiamo vissuto ogni momento uniti. Non sono stati 45 anni ma 250, per intensità, e ancora ne avremmo voluti trascorrere insieme. Abbiamo sempre pensato che fosse meglio amarsi da vivi”

Fonte Il Messaggero

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