“Quando ti smarrirai nei tuoi stessi capelli, non dimenticarmi, ricordati che t’amo“. Così Pablo Neruda descrive nei suoi versi Medusa, figura mitologica chiave nella vita dello stilista italiano Gianni Versace. Tanto da essere il logo della sua maison. Ma come nasce questo celebre sodalizio?
74 anni. Questa è l’età che avrebbe compiuto oggi, 2 dicembre, lo stilista Gianni Versace, se non fosse stato assassinato brutalmente nel 1997. Venne sorpreso da due colpi di pistola, che furono fatali, sulla scalinata della sua sontuosa villa, Casa Casuarina, a Miami. L’artefice dell’omicidio era un giovane gigolò, Andrew Cunanan, trovato poi morto suicida. Se la vicenda è avvolta ancora da un velo di mistero, a partire dal movente, l’unico fatto certo è: la vita spezzata del genio Gianni Versace. Perdita che sconvolse il mondo della moda.
Le origini di Gianni Versace
Tutto parte da un giovane ragazzo, nato a Reggio Calabria e cresciuto nella sartoria della mamma. Dalla conoscenza delle materie prime, cuciture e tessuti, ha origine il talento di Gianni Versace. Trasferitosi a Milano a 25 anni, inizia a disegnare per vari marchi, tra cui Genny. Nel 1978 però, mette in piedi la sua prima sfilata e da quel momento ha inizio la storia della celebre maison Versace.
Il suo stile? Semplicemente unico. A chi vedeva per la prima volta i suoi capi sfilare in passerella, era già chiaro il suo tratto distintivo. Perché un capo Versace in vetrina sa spiccare tra gli altri e si fa riconoscere. Scelta di tessuti pregiati, macrostampe barocche e amore sopratutto per il mondo classico. L’antica Grecia spesso omaggiata nelle sue collezioni, richiamo della sua terra d’origine la Calabria della Magna Grecia.
Oltre ad evocare la sua terra madre, Gianni Versace nelle sue collezioni esprime: amore per la bellezza, sensualità glamour, seduzione, l’amore per l’arte, il calore e l’energia del sud. Le modelle che indossavano le sue creazioni, grazie a lui divennero delle star nei primi anni 90. Nomi noti come quello di Naomi Campbell, Cindy Crawford, Claudia Schiffer e tante altre modelle celebri, che instaurarono con lo stilista anche un profondo rapporto di amicizia e confidenza.
Il logo Versace cambia negli anni
La maison, rimane fedele allo stile creato da Gianni Versace, dopo la sua morte sotto la direzione creativa della sorella Donatella, continua a proporre modelli coerenti con la storia della casa di moda. Il tutto però in una chiave moderna e a passo con i tempi. Così avviene anche per il logo del brand, che negli anni subisce cambiamenti. Il primo nel 1980, Gianni Versace, scritto con font elegante; nel 1990, Gianni Versace, con un cambio del font ora più deciso e marcato.
Nel 1993 la Medusa diventa il marchio dello stilista, ancora oggi usato dalla maison. Gianni Versace la scelse per varie ragioni: omaggiare la sua terra, la Magna Grecia; richiamare nei suoi capi, la seduzione, l’attrazione e la vanità di questa figura mitologica; infine essere un buon auspicio, affinché le sue creazioni fossero eterne ed intramontabili come il mito stesso.
Dello stilista si è scritto e detto molto, ma dell’uomo Gianni poco si sa. Dalla personalità multiforme: espansivo, solare ma anche schivo e riservato. Spesso commemorato dalle parole affettuose e commuoventi di molti suoi amici, alcune celebrità come Lady Diana, Elton John, Sting, Madonna e tanti altri. Oggi, nel giorno del suo compleanno, voglio ricordarlo attraverso le parole di suo fratello, Santo Versace:”Chi era Gianni? Gianni era un bambino, un rivoluzionario, un poeta; era l’allegria, la gioia di vivere e il futuro“.
a cura di Chiara Bonacquisti