«Non sono io che lascio il M5s, perché già so la delusione di tante persone che mi stimano e mi vogliono bene, e so che farò la gioia di tante persone che nel mio partito mi hanno combattuto – spiega Dino Giarrusso – avevo chiesto le primarie per la candidatura alla Regione Siciliana ed è stato fatto subito un comunicato in cui si diceva che era una mia posizione personale, quasi a volermi fermare».

Il dibattito Conte-Giarrusso

Dino Giarrusso decide di lasciare il Movimento cinque stelle, ma la decisione è stata difficile e il suo addio ancora più turbolento per via della discussione con Giuseppe Conte, come riporta Il Giornale. «Tra i valori perduti c’era per esempio la democrazia diretta. Cosa è rimasto di questo? Conte ha fatto una struttura verticistica e c’è chi vuole fare politica di professione – spiega Giarrusso e continua dichiarando di stimare il lavoro di Conte «e la gratitudine per quello che ha fatto come presidente del Consiglio, il migliore negli ultimi vent’anni. La mia stima è massima nei suoi confronti, ma noi siamo a sostegno di un governo e fatico davvero a capire perché dobbiamo starci».

Conte tuttavia reagisce negativamente e risponde «Giarrusso lasci il suo incarico da europarlamentare, sia coerente con quello che ha sempre detto – e aggiunge – L’ho incontrato sei sette volte nel mio studio privato, anche di domenica. Mi ha sempre parlato e chiesto poltrone, posizioni, vicepresidente, delegati territoriali e via discorrendo». Dino Giarrusso controbatte amareggiato «Conte dice il falso, si dovrebbe vergognare, io gli avevo solo chiesto di far votare dalla base i referenti e i vicepresidenti, chi fa domande viene diffamato».

Lara Luciano