Sono passati 38 anni dalla morte di Gilles Villenueve. Soprannominato l’Aviatore perché passava più tempo in cielo che a terra, distruggendo costantemente la sua Ferrari una gara si e una no. Il pubblico continuava ad amarlo proprio per questo, perché era spettacolare, un folle che regalava ad ogni gara sprazzi di pura magia.

La carriera di Gilles Villeneuve

L’esordio del pilota canadese in F1 nel 1977, al volante di una McLaren, alla fine della stagione Gilles si era guadagnato un ottima reputazione e nell’agosto del 1977 arriva la chiamata da Maranello, Enzo Ferrari era interessato al giovane canadese. Inizia così l’avventura di Gilles alla Ferrari prendendo il posto di Niki Lauda.

Gilles Villeneuve
Villeneuve – Photo Credit : F1OfficialTwitterAccount

La prima delle sei vittorie in F1 di Gilles arriva l’anno successivo in Canada. La stagione 1979 fu positiva, venne confermato in Ferrari nonostante non fosse ancora un pilota molto maturo, ma Gilles riuscì a dimostrare la sua abilità. Ma in quella stagione a portare a casa il titolo mondiale è il suo compagno di scuderia Jody Scheckter, il canadese deve accontentarsi del secondo posto. Ricordiamo il GP di Francia del 1979 e del magnifico duello con il pilota francese Arnoux. La folle insistenza di Villeneuve sul fatto che la sua Ferrari, più lenta, potesse battere la Renault, più veloce, di Arnoux. Il canadese nonostante tutto ebbe la meglio e finì appena davanti al francese. Sicuramente si può affermare che questa è stata la gara più emozionante per un secondo posto nella storia del motorsport.

Villeneuve e Rene Arnoux GP Francia 1979 – F1OfficialTwitterAccount

L’aviatore

Il 1980 e il 1981 non sono dei migliori per il canadese. In due anni Gilles porta a casa 14 ritiri e solo 2 vittorie, a Monaco e in Spagna nel 1981. Straordinaria la vittoria sul circuito di Jarama dove il piccolo canadese, conosciuto nel circus con il soprannome di “aviatore”, spiccò il volo, con dei tempi spettacolari e una velocità innata e indomita. Ma volò anche in senso letterale, infatti Villeneuve è conosciuto e ricordato anche per i suoi epici incidenti. Gilles è sempre stato uno che subito dopo un incidente tornava dritto sulla sua monoposto, come se non fosse mai successo nulla.

Gilles Villeneuve
Villeneuve – Photo Credit : F1OfficialTwitterAccount

Villeneuve era un curioso mix di personalità disparate, tanto che Niki Lauda lo definì il diavolo più pazzo che avesse mai incontrato in Formula 1. In pista era un pilota leale e non ha mai messo a rischio la sicurezza di nessun altro pilota, oltre alla sua. Questa combinazione di tratti lo ha reso eccezionalmente popolare non solo tra i fan ma anche con i compagni di scuderia e gli avversari e rimane ancora oggi uno dei preferiti dai fan in Canada, Italia e nel resto del mondo di F1.

Gilles Villeneuve – Il tragico incidente a Zolder

Era l’8 maggio del 1982, GP del Belgio, sul circuito di Zolder. Come una furia scatenata Gilles Villeneuve usciva dai box, doveva recuperare e non c’era tempo da perdere. Con le gomme consumate dai precedenti giri, il pilota della Ferrari si butta in pista a tutta forza. A 260 all’ora arrivò al curvone, trecento metri avanti vide una vettura che viaggiava lenta, a sinistra, proprio sulla traiettoria che avrebbe dovuto percorrere. Era la monoposto di Jochen Mass il quale accortosi dell’arrivo del velocissimo Villeneuve stava per spostarsi dalla traiettoria migliore ma un attimo prima l’aviatore aveva deciso di sorpassarlo dall’altra parte, un tocco lieve tra i due e la sua Ferrari si impenna, sbatte violentemente più volte. Villeneuve viene sbalzato fuori dall’abitacolo, i soccorsi sono veloci, ma il tremendo impatto non lasciò scampo al pilota canadese, forse il preferito di sempre da Enzo Ferrari.

Il canadese viene portato all’ospedale universitario di Leuwen, non lontano da Zolder, ed è proprio li che pilota più amato nella storia della Formula 1 ha respirato per l’ultima volta. L’aviatore aveva intrapreso il suo ultimo volo.

Gilles Villeneuve
Villeneuve – Photo Credit : F1OfficialTwitterAccount

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