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Ginnaste americane violentate da Nassar ripagate per 380mln

Si è finalmente concluso il processo contro Lawrence G. Nassar, accusato da oltre 500 ginnaste americane di averle violentate e molestate. Si tratta di uno dei più grandi casi di violenza di genere della storia della sport. La Federazione e il Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti sarà costretto a pagare oltre 380 milioni di dollari alle atlete rimaste vittime. Tra loro anche Simone Biles.

500 ginnaste americane violentate, 380mlm di dollari di risarcimento

Una storia che arriva al suo capolinea, almeno da un punto di vista giudiziario perchè le 500 ginnaste americane vittime di abusi sessuali probabilmente non riusciranno mai a mettere completamente un punto a questa storia, non riusciranno probabilmente mai a dimenticare.

Sono state oltre 500 le ginnaste americane che hanno testimoniato contro Lawrence G. Nassar, ex medico della squadra nazionale di ginnastica USA, e lo hanno accusato di violenza sessuale e molestie. 500 persone, donne violentate da un solo uomo. Un solo uomo malvagio ha rovinato la vita di 500 donne. Si tratta di uno dei casi di violenza di genere ed abusi sessuali più grandi nella storia dello sport.

Il caso, aperto nel 2019, ha coinvolto moltissimo l’opinione pubblica soprattutto considerando le accuse, da parte di alcune atlete, nei confronti dell’F.B.I. Hanno chiuso un occhio pur consapevoli di quello ste stava accadendo e del male che Nassar stava infliggendo. Poi Rachel Denhollander, famosissimo avvocato americano ed ginnasta, ha deciso di non voler più tacere, è stata la prima ad accusare Nassar. Da quel momento in poi non era più possibile nascondere nessun “peccatuccio“.

“Nessuna somma di denaro riparerà mai il danno che è stato fatto a queste donne – ha dichiarato la Denhollander, – ma ad un certo punto i negoziati dovevano terminare, perché queste donne hanno bisogno di aiuto e meritano giustizia”.

Ad accusare l’ex medico anche ateli come Simone Biles, McKayla Maroney e Aly Raisman. Grazie a quetso evento si è potuto anche portare alla luce la vulnerabilità dei giovani sportivi nella ginnastica artistica ma anche in tanti altri sport. È emergo quanto organizzazioni prestigiose come la U.S.A. Gymnastics non siano riuscite a proteggere i loro atleti.

La notizia è quindi ufficiale: la Federazione e il Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti dovrà pagare oltre 380 milioni di dollari alle atlete vittime di questa storia.

Cristina Caputo

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