Architetto, scrittore, pittore, scenografo. Giorgio Vasari è stato uno dei padri fondatori della storia dell’arte italiana. Incarna lo stereotipo dell’umanista poliedrico, capace di dedicarsi sia alla teoria che alla pratica delle arti.
Il 30 luglio ricorre l’anniversario della sua nascita. Dedicò la propria vita allo studio degli artisti di tutta Italia, più o meno noti. Pose l’attenzione su temi non usuali per il tempo, quali il concetto di “conservazione”. Allo stesso tempo godette di una buona fama come pittore e architetto. Un uomo che è stato ed è ancora un capo saldo della critica e della storia dell’arte.
Giorgio Vasari, la vita errante di un artista
Nato ad Arezzo nel 1511, iniziò a frequentare fin da giovanissimo le botteghe dei pittori locali. Gli studi lo condussero a Firenze dove entrò in contatto con la potente famiglia de’Medici. Da lì iniziò a viaggiare, prima a Roma e poi in tutta Italia. Realizzò grandi opere per i suoi committenti e fu protetto da grandi mecenati del tempo quali il duca Alessandro Farnese e il cardinale Ippolito de’Medici.
Alla corte del mecenate e amico Cosimo de’Medici, gli furono commissionatati importanti lavori come la risistemazione del Palazzo della Signoria e del complesso degli Uffizi. Alternò momenti di attiva vita sociale a periodi di studio ritirato. Fu inoltre tra i fondatori dell’Accademia delle arti e del disegno di Firenze, basata sullo studio del disegno come conoscenza imprescindibile per tutte le arti.
Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori
I molti viaggi di Vasari condussero alla realizzazione della sua opera scritta più nota: Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori. La prima edizione fu pubblicata nel 1550. Raccoglieva le vite dei protagonisti della storia dell’arte italiana. Vasari ne descriveva la formazione e le principali opere, esprimendo le sue preferenze personali in modo appassionato.
Il testo ebbe molta risonanza sia tra i contemporanei quanto per le generazioni successive. Di fatto è il primo libro organico di storia dell’arte nonché la prima testimonianza in cui Vasari conia i termini “Rinascimento”, “Gotico” e “Maniera moderna”. Inoltre rappresenta ancora oggi l’unica fonte per le notizie biografiche su molti artisti.
di Flavia Sciortino
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