Il 4 Ottobre si festeggia la Giornata Mondiale degli Animali, chiamata anche WAD – World Animal Day, istituita nel 1931 su iniziativa di un gruppo di ecologisti per celebrare l’importanza degli animali nella vita dell’uomo.
La data ricorre volutamente in concomitanza con la celebrazione della festa in onore di San Francesco d’Assisi, noto in tutto il mondo per il suo amore per gli animali di qualsiasi specie.
L’obiettivo di questa giornata celebrativa mondiale, nata inizialmente per la salvaguardia delle specie in estinzione, è appunto quello di sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto di tutte le specie animali oltre a riconoscere il ruolo che essi hanno nella nostra vita e il modo in cui la migliorano, celebrare la relazione tra uomo e animali e, più in generale, riconoscere l’importanza di tutte le creature con cui condividiamo il Pianeta per promuoverne la cultura del rispetto e della cura.
Chi di noi non ha un pelosetto in casa? Un tenero cagnolino scodinzolante o un gattino che fa le fusa? Nelle famiglie italiane vivono circa 60 milioni di animali, tra cui 7 milioni di cani e circa 7 milioni e mezzo di gatti, che sono parte integrante della famiglia*.
In occasione di questa giornata, in molte città avranno luogo eventi, manifestazioni, dibattiti e conferenze per ricordare i diritti degli animali e richiamare l’attenzione sulla necessità di educare le persone al rispetto della natura e delle altre creature viventi, troppo spesso vittime di violenze e dell’egoismo dell’uomo.
Non va dimenticato, infatti, che accogliere in famiglia un animale è un impegno per la vita e comporta anche delle responsabilità: va accudito sia
quando è in salute, ma soprattutto quando non lo è e gli vanno garantite tutte le cure necessarie; bisogna provvedere ai suoi bisogni quotidiani sia per il cibo che per lo svago.
Un messaggio molto importante, soprattutto visto l’aumento ogni anno dei casi di abbandono che purtroppo costituiscono una vera e propria piaga sociale, aggravata dall’indifferenza e anche dalla crudeltà nei confronti degli animali.
*Fonte: Rapporto Assalco – Zoomark 2017