Giornata Mondiale della Radio, il 13 febbraio è il compleanno delle radio

La particolare festa della Giornata Mondiale della Radio ci ricorda quanto la radio abbia stravolto e migliorato la nostra vita quotidiana, accompagnandoci ogni giorno infatti ci ha fornito notizie sempre più velocemente permettendo di sapere cosa accadesse intorno a noi.

La Giornata Mondiale della Radio verrà celebrata in tutto il mondo con una data simbolica e molto importante

Quest’oggi si celebra la Giornata Mondiale della Radio, la festa delle radio di tutto il mondo, ma vediamo da quanto tempo si festeggia e perché. La celebrazione delle radio è stata istituita il 13 febbraio del 2011, festeggiata per la prima volta nel 2012 e promossa dall’Unesco. La ricorrenza ha come scopo la salvaguardia del mezzo radiofonico e ricorda quanto sia e sia stato importante nella vita quotidiana.

La data del 13 febbraio è stata scelta in corrispondenza della nascita della radio delle Nazioni Unite e della sua prima trasmissione. Si legge nella premessa della commemorazione di come la radio sia un potente mezzo di celebrazione dell’umanità in tutte le sue diversità costituendo una piattaforma per il discorso democratico.

Uno strumento da difendere e promuovere in sostanza, che è stato in grado di accompagnare il cittadino e di formarlo, attraverso programmi sia culturali che di intrattenimento. Nonostante i continui mutamenti, la radio rimane il mezzo di comunicazione più utilizzato al mondo, resistendo ad i cambiamenti messi in atto dalla “rivoluzione informatica”.

La radio infatti ha saputo cavalcare l’onda di internet adeguandosi nel vero senso della parola. Podcast ed app sono nati per dare manforte alle stazioni radiofoniche più famose. La web radio ha iniziato a spopolare sopratutto tra i giovani. Giovani che non disdegnano la bellezza di un viaggio in macchina accompagnati da lo speaker di fiducia.

L’indagine di Wiko

Per celebrare la “Giornata Mondiale della Radio”,Wiko ha iniziato un sondaggio su i suoi canali, chiedendo ai giovani se ascoltassero o meno la radio rispetto alle piattaforme in streaming di musica. Un risultato forse inaspettato dai più conferma come anche i giovani preferiscano una radio vera ed “umanizzata” rispetto ai “meccanicismi” delle piattaforme di streaming. Il 58% ha infatti votato a favore della radio. Una radio che ora non si ascolta più solo dal classico strumento, la radio appunto, ma anche da smartphone o da Pc.

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