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Giornata vittime della mafia, a Milano mega corteo nazionale

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Torna la manifesta per la Giornata in memoria delle vittime delle mafie. Migliaia di persone saranno presenti a corteo che partirà da corso Venezia e arriverà in piazza Duomo.

Corteo nazionale per ricordare le vittime delle mafie

La manifestazione partita da corso Venezia – Ph Credit Libera contro le mafie

A Milano tutti in piazza per la 28esima Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Il corteo nazionale partirà da corso Venezia per arrivare in piazza Duomo. Migliaia i presenti, almeno 500 sono i familiari delle persone innocenti uccise dalla mafia e giunti da varie parti d’Italia nel capoluogo lombardo proprio oggi.

n prima fila insieme all’associazione Libera di Don Luigi Ciotti e al sindaco di Milano Giuseppe Sala, ci sono Vincenzo Agostino, il padre di Antonino, agente di polizia ucciso nel 1989 da Cosa Nostra, il fratello di Emanuela Setti Carraro. C’è anche una grande bandiera arcobaleno ad aprire il corteo.

Prima dell’inizio della manifestazione i parenti delle vittime e le autorità hanno commemorato i morti della strage di via Palestro avvenuta trent’anni fa. Tra i momenti di riflessione previsti per oggi c’è anche l’intervento di chiusura di Don Luigi Ciotti. Secondo l’ANSA anche la segretaria del Pd Elly Schlein sarà presente a partire dalle 10:30 in pizza Duomo.

Per l’occasione il Comune di Milano e Atm hanno fatto modifiche alla viabilità lungo il tragitto seguito dal corteo.

Cambiare “è possibile”

La marcia è aperta da uno striscione con su scritto “è possibile” per ricordare che la lotta alla mafia non è una battaglia persa. Tra gli interventi il sindaco di Milano ha ricordato:

La battaglia contro la mafia non è finita e Milano è al centro di interessi economici: questo è un bene ma attira molti che hanno intenzioni criminali. Gli anticorpi che ci siamo fatti in questi anni, anche con errori e incertezze, ci aiuteranno.

Oggi dopo 13 anni di stop della manifestazione è il giorno giusto per rimettere in moto la battaglia e ricordare le vittime della mafia, la più piccola era una bambina di solo 50 mesi.

Simona Alba

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