Lo scorso 27 agosto è arrivato in libreria e in fumetteria Il Giro del Mondo in 80 Giorni, opera classica a fumetti di Jules Verne per la collana Tipitondi di Tunué. Grazie ad una nuova veste cartonata ed elegante, il romanzo di avventura di Jules Verne si trasforma in un affascinante adattamento a fumetti ad opera di Aude Soleilhac e Loïc Dauvillier.
La storia del ricco Phileas Fogg, e della scommessa da cui inizia il famoso giro del mondo in 80 giorni, viene raccontata in questo nuovo adattamento in maniera magistrale, grazie a dei bellissimi disegni e ad un adattamento a fumetti che ne ripercorre fedelmente la storia originale. Noi di Infonerd l’abbiamo letto (con piacere) e recensito per voi. Scopriamo assieme come è andata l’avventura!
Il giro del mondo in 80 giorni – Un adattamento fedele
Jules Verne è un autore che non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Lo scrittore francese figura tra i più importanti autori di romanzi per ragazzi, tra gli iniziatori del romanzo di fantascienza. Ed è proprio ai ragazzi che punta l’adattamento del suo giro del mondo.
Il nuovo formato che assume la sua opera, quello fumettistico, può infatti avvicinare i più giovani alla letteratura, ed essere un perfetto trampolino di lancio verso il romanzo vero e proprio. L’opera di Dauviller, Soleilhac e Jouvray si attiene infatti fedelmente alla storia originale, che viene raccontata nei suoi punti salienti, con la leggerezza che solo un fumetto ha. Ma, tuttavia, con quella giusta maturità che rende il racconto adatto anche ai più grandi.
La storia inizia con una scommessa: 20.000 sterline per realizzare il giro del mondo in ottanta giorni. Questa la sfida del signor Phileas Fogg, un nobile uomo londinese decisamente sui generis. Dalle manie strampalate, organizza la sua giornata scandendola al millesimo di secondo, ed è pronto a licenziare i suoi valletti al più piccolo errore.
Il suo povero maggiordomo francese, Passepartout, verrà svegliato nel suo letto in piena notte per ritrovarsi catapultato in questa rocambolesca avventura. Una corsa contro il tempo, che genererà nella nobiltà borghese un giro di scommesse sulla loro impresa.
Eppure, la storia non è così semplice, per così dire, come ci viene raccontata. Prima della partenza dei due nostri eroi, un misterioso “gentleman” rapina la banca d’Inghilterra. Che possa essere lo stesso Fogg? Un mandato di cattura verrà emesso sulla sua testa, e un agente segreto seguirà i due improvvisati avventurieri fino in capo al mondo per arrestarli. Col forte dubbio che questo strano viaggio non possa nascondere sotto dell’altro.
Il Giro del Mondo in 80 Giorni – Uno stile che colpisce nel segno
Il fumetto Tunué non centra l’obiettivo solo da un punto di vista narrativo, ripercorrendo fedelmente la trama originale, ma la arricchisce con uno stile grafico che ottimamente si inserisce nel mood del racconto.
Con una palette di colori autunnali, che viaggiano dal rosso porpora all’ocra, i disegni rispecchiano il mondo di fine ottocento. Gli autori hanno ben ricostruito sia le atmosfere di Londra che quelle del mondo allora conosciuto.
Fogg e Passepartout sono ben costruiti sia da un punto di vista narrativo che grafico, e le ambientazioni, che variano velocemente da pagina a pagina, sono illustrate efficacemente con uno stile uniforme e riconoscibile a colpo d’occhio, quello della scuola francese.
Un giro del mondo che intrattiene e diverte
Ritornando a quanto affermato, il fumetto francese centra il suo obiettivo. La storia e i disegni ci accompagnano felicemente in questo straordinario viaggio senza tempo, facendoci riscoprire quelle atmosfere che hanno affascinato chiunque abbia letto Verne.
Per i più giovani, un occasione per avvicinarsi a questo fantastico mondo, per rimanerne ammaliati e decidere di tuffarcisi a capo fitto.
IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI
Tunué, 2020
Collana «Tipitondi»
cm 16,8×24 pp. 144 a colori, cartonato
Euro 16,90
ISBN 978-88-6790-3573
VOTO 8
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