Girotondo intorno al mondo, l’inno alla pace e alla fratellanza cantato da Sergio Endrigo

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Di Stella Grillo

Un brano che è un inno alla fratellanza; Girotondo intorno al mondo è una canzone cantata da Sergio Endrigo che si ispira a “La ronde autour du monde”, una lirica di Paul Fort, poeta e drammaturgo francese. Questo nuovo appuntamento della rubrica Letteratura per l’Infanzia, in occasione della ricorrenza del 25 Aprile appena trascorsa, celebra un brano diventato, nel tempo, simbolo della gioventù e della pace.

Girotondo intorno al mondo, Sergio Endrigo e il brano simbolo della gioventù e della fratellanza

Un brano, Girotondo intorno al mondo cantato da Sergio Endrigo, apparso nel singolo Girotondo intorno al mondo/Questo amore per sempre, datato 1966. La canzone, nel corso del tempo, acquista un’immensa popolarità diventando un vero e proprio simbolo di pace e umanità. Il brano si ispira a una nota poesia di Paul Fort, poeta e drammaturgo francese: La ronde autour du monde.  I versi sono incisi dallo stesso poeta su vinile a partire dal 1913 e, già da quel periodo, il messaggio che il testo vuol veicolare è limpido; un appello alla fratellanza fra gli uomini, partendo dalla gioventù.

La storia di come questo brano commovente incontra la malinconica e potente voce di Sergio Endrigo è molto particolare. Endrigo in un’intervista, parlando dell’incisione di Girotondo intorno al mondo, racconta di un romanzo di Louis Aragon; scrittore e poeta francese tra i fondatori del movimento surrealista. Leggendo Les Cloches de Bâle ( Le campane di Basilea) apprende di come, prima dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, ragazzi e ragazze cantassero la poesia di Paul Fort per scongiurare l’imminenza della guerra ormai alle porte. In seguito a questa lettura, Sergio Endrigo decide di tradurre la poesia di Fort per farne una canzone. Un aneddoto confermato dallo stesso Endrigo e presente sul sito ufficiale del cantante:

”Quando stavo sotto alle armi studiavo tattica e strategia, ma studiavo anche il francese; avevo chiesto a mia madre di mandarmi “Les fleurs du mal” di Baudelaire. Avevo cominciato a tradurre le prime poesie ed in questo modo approfondivo lo studio del francese. Una volta lo parlavo benissimo anche perché cantavo canzoni in francese nel night e mi capitò di leggere un romanzo di Argon, “Les cloches de Bâle”; vale a dire “Le campane di Basilea”. Dove ad un certo punto Argon racconta che prima dello scoppio della prima guerra mondiale a Basilea ci fu una grande festa con cortei di ragazzini e ragazzine vestiti da angioletti. Per scongiurare la guerra cantavano una poesia di Paul Fort; “Se tutte le ragazze e i ragazzi del mondo si dessero la mano”. A me piacque, così la tradussi, la musicai e nacque Girotondo Intorno Al Mondo”.

L’auspicio utopico della solidarietà fra gli uomini: l’importanza dell’educazione alla pace fin da bambini

La poesia di Paul Fort parla di un desiderio impossibile: la pace, la solidarietà, la cooperazione fra tutti gli uomini. Un’utopia, un auspicio lacunoso in ogni tempo lo si agogni. Le guerre, i giochi di potere, gli interessi economici, sono tutte variabili determinanti che distruggono qualsiasi sogno di armonia che ha come protagonista indiscussa la fratellanza in tutto il mondo. Le relazioni fra esseri umani possono essere fondati sulla solidarietà, sulla collaborazione e la cooperazione? Fort non sa dare una risposta concreta, come nessun uomo, eppure suggerisce un’immagine tanto semplice quando potente:

Se tutte le ragazze, le ragazze del mondo
si dessero la mano, si dessero la mano
allora ci sarebbe un girotondo
intorno al mondo, intorno al mondo.

E se tutti i ragazzi, i ragazzi del mondo
volessero una volta diventare marinai,
allora si farebbe un grande ponte
con tante barche, intorno al mare.

E se tutta la gente si desse la mano
se il mondo, veramente, si desse una mano
allora si farebbe un girotondo
intorno al mondo, intorno al mondo.

Se tutte le ragazze, le ragazze del mondo
si dessero la mano, si dessero la mano
allora si farebbe un girotondo
intorno al mondo, intorno al mondo.

E se tutta la gente si desse la mano
se il mondo, veramente, si desse una mano
allora si farebbe un girotondo

intorno al mondo, intorno al mondo.

 Fort fantastica su un immenso girotondo che possa coinvolgere i ragazzi e le ragazze di tutta la terra; questa catena umana diventa una strumento di unione: un simbolo di cooperazione e di lotta funzionale che aspira alla pace, non alla distruzione dei popoli. Analizzando il testo si evince, seppur sia evidente la semplicità del lessico, scome le immagini del brano siano foriere di emozioni. Il Se iniziale delle strofe è la risposta a un quesito su cui l’autore sembra aver rimuginato, nel tentativo di trovare una soluzione; come si può arrivare a una completa solidarietà?

Ecco, se le ragazze del mondo si prendessero per mano; se tutti i ragazzi lottassero per lo stesso ideale si potrebbero costruire ponti che uniscono, non strade che dividono. Se il mondo, tutto, veramente si desse una mano, si unisse alla ricerca di unico scopo; la pace, l’uguaglianza, la solidarietà, la fratellanza, l’empatia allora davvero si potrebbe pensare a una realtà finalmente diversa. Un testo, quasi accorato, che è una preghiera di pace; un qualcosa che si può ottenere educando all’umanità fin da giovani. Maria Montessori in Educazione e pace, Garzanti, Milano 1949, afferma, a tal proposito:

”Tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si educa per la competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la pace”.

Stella Grillo