La mattina del 6 febbraio 1952 re Giorgio VI viene trovato morto nel suo letto a Sandringham, la residenza Reale nel Norfolk. Elisabetta, in quel momento in viaggio con Filippo in Kenya, apprende la notizia.
Così, senza un’investitura ufficiale e lontana dalla Gran Bretagna, lei diviene «Sua Maestà Elisabetta II, per Grazia di Dio, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e di Irlanda del Nord e dei suoi altri Reami e Territori, Capo del Commonwealth, Difensore della Fede». Rientra così in patria da regina.
Elisabetta II: regina a sorpresa
Elisabetta, nata il 21 aprile del 1926, non avrebbe dovuto diventare regina per discendenza. Per lei si prospettava un futuro lontano da Buckingham Palace, dalle responsabilità di guida e rappresentanza di quello che, ai tempi, era ancora un Impero. Ma tutto cambiò nel 1936, quando re Edoardo VIII, suo zio, abdicò per poter sposare Wallis Simpson, sua compagna americana non appartenente all’aristocrazia. L’11 dicembre 1936, Albert Frederick Arthur George divenne re Giorgio VI. La giovane principessa Elisabetta si trovò improvvisamente nella posizione di erede, prima nella linea di successione al trono britannico.
Il popolo britannico amò moltissimo suo padre re Giorgio VI, soprattutto per la figura di riferimento e protezione che rappresentò durante la Seconda Guerra Mondiale. Così, Elisabetta decise che avrebbe continuato su quella strada. Si rivelò sin da giovanissima una figura femminile carismatica e non convenzionale. All’inizio del 1945 si arruolò all’Auxiliary Auxiliary Territorial Service diventando la prima donna della Famiglia Reale ad unirsi alle forze armate a tempo pieno.
«God save the Queen»
Elisabetta assunse via via su di sé gli impegni reali mentre la salute del padre si deteriorava. Ed era proprio impegnata in uno di questi impegni in sostituzione del re malato, il tour del Commonwealth, mentre suo padre moriva.
Il lungo governo della regina Elisabetta II ha coinciso con la graduale trasformazione dell’Impero Britannico nel Commonwealth. Conservatrice delle tradizioni istituzionali, morali e religiose, nel corso del suo lungo regno ha avuto modo di confrontarsi con vari primi ministri. Il primo fu Winston Churchill, ma non dimentichiamo neanche i seguenti: Margaret Thatcher, Tony Blair. Nonostante le varie provenienze politiche, la regina è sempre riuscita a misurarsi criticamente con loro, difendendo sempre il ruolo e le funzioni della corona che rappresenta.
L’incoronazione della regina Elisabetta avvenne l’anno successivo. Era il 2 giugno 1953 e Westminster Abbey ospitava il primo grande evento storico seguito da milioni di persone in tutto il mondo in diretta televisiva. Ad oggi, è lei la sovrana britannica che ha regnato più a lungo ed oggi festeggia il Giubileo di platino del suo regno.
Giorgia Lanciotti
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