Sono giorni difficili quelli che sta vivendo l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Soffre come chi sa che, pur avendo la stima e la fiducia della maggior parte degli italiani, ha subito “uno strappo” incomprensibile.

Giuseppe Conte: provato, ma non rassegnato

Ai ministri, che ha sentito telefonicamente, ai suoi collaboratori più stretti, l’ex premier è sembrato stanco, ma non rassegnato. Continua a ripetere che Matteo Renzi ha raggiunto il suo obiettivo, che era quello di rompere l’alleanza tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, alla quale alleanza non aveva mai creduto fino in fondo. Se non ci fosse stata l’emergenza dovuta alla pandemia, ripete Conte, Renzi avrebbe fatto cadere il governo molto prima. Per l’ex premier, Matteo Renzi vuole spostarsi a destra, come aveva previsto da tempo.

Il momento della scelta

È arrivato, però, il momento della scelta. Difficile, ma necessaria. Ne va del suo futuro politico, ne va di quella che potrebbe diventare l’alleanza di centro – sinistra che dovrebbe opporsi, alle prossime elezioni politiche, alla destra sovranista. Il Partito Democratico lo spinge affinché diventi nuovamente la guida, il collante tra forze politiche che hanno anime diverse, persino al loro interno. Gli chiedono, però, prima, di mettersi alla guida del Movimento 5 Stelle e portarlo, compatto, ad aderire al progetto di governo di Mario Draghi. Il passo successivo, terminata l’emergenza, sarà diventare il premier dell’alleanza PD – M5S- Leu.

I tormenti di Giuseppe Conte

L’avvocato di Volturara Appula è tormentato, accettare un incarico di grande visibilità, oppure rifiutare, unendosi al coro quasi unanime proveniente dal Movimento 5 Stelle? Al momento attende, prende tempo, in attesa che si chiariscano alcune posizioni proprio all’interno del Movimento 5 Stelle, come quella di Alessandro Di Battista. Nel suo primo colloquio con Mario Draghi, durato oltre un’ora, “non si è parlato di incarichi di governo per il presidente Conte”, anche se fonti autorevoli parlano della Farnesina, come proposta allettante fatta all’ex premier. Sicuramente la situazione è molto delicata, poiché un Conte che alza le barricate, con a seguito il Movimento 5 Stelle, renderebbe estremamente difficile il tentativo di Mario Draghi di creare un governo con un’ampia maggioranza.

Stefano Vori