Glen Miller fu un trombettista e musicista dal talento cristallino, che con il suo swing divenne inconfondibile di fronte alla platea statunitense. Autore di sonate come Moonlight Serenade e Chattanooga Choo Choo, ottenette il 10 Febbraio 1942 con quest’ultima il primo disco d’oro della storia. Nato inizialmente come una semplice trovata pubblicitaria, il disco d’oro divenne negli anni a venire il simbolo dei successi commerciali musicali di tutti gli artisti del globo.
Glen Miller e Chattanooga Choo Choo, la storia dietro il brano
La carriera del trombettista statunitense fu ricca di successi commerciali. Trascorse la sua infanzia ad Orlando, per poi trasferirsi agli inizi degli anni 30′ a New York alla ricerca di successo. Durante il periodo nella “grande mela” cominciò una breve ma intensa gavetta che lo portò ben presto a farsi un nome nell’ambiente. Ottenne inoltre tre Grammy Awards postumi, rispettivamente nell”83, ’91 e ’96. Tra i brani iconici c’è anche Chattanooga Choo Choo.
Il brano, dalle sonorità tipicamente swing, fu inserito come colonna sonora del film Serenata a Vallechiara. Il brano è la storia del percorso di un treno che dalla Pennsylvania station di New York è diretto a Chattanooga. Durante il suo percorso passa per Baltimora e Carolina del sud.
L’idea geniale del brano è quella di simulare i rumori tipici dei treni attraverso i suoni dei tromboni e della voce dei cori.
Nel testo viene anche citata una figura femminile che sta aspettando il cantante alla stazione per unirsi per sempre con quest’ultimo.
Il brano fu un successo tale che venne realizzata una versione in italiano dal titolo Il treno della neve e reinterpretato dalle Sorelle Marinetti.
Per il musicista statunitense questo fu il più grande successo, avvenuto poco prima del suo misterioso decesso nel 1942. In quell’anno egli perse infatti la vita in un’operazione militare in piena seconda guerra mondiale. Il corpo non venne mai ritrovato.
Glen Miller fu un artista stratosferico e nome di spicco di un tipo di musica, lo swing, che conobbe il suo massimo splendore proprio grazie ai suoi brani. Essere stato il primo disco d’oro della storia è forse il giusto riconoscimento per un artista immortale
Andrea Pastore
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