Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, soprattutto quando si parla degli Oasis. Gli organizzatori del loro tour, previsto per il 2025 e in continuo aggiornamento, devono aver pensato qualcosa di simile, quando hanno inserito una clausola contrattuale “anti-litigio”. L’indiscrezione arriva dal Sun: Liam e Noel Gallagher riceveranno lauti compensi per il loro trionfale ritorno sulle scene, ma solo dopo i concerti. Una vera e propria “assicurazione”, per evitare che si ripeta quanto accaduto nel 2009 al Rock en Seine, quando una violenta lite fra i due portò allo scioglimento del gruppo nel bel mezzo della tournée. Secondo il tabloid, ai fratelli litigarelli del britpop mantenere un clima disteso conviene parecchio, soprattutto dal punto di vista economico. Ai musicisti di Manchester, infatti, spetterebbero tre milioni di sterline a testa dopo ogni esibizione. Una cifra per cui vale la pena comportarsi bene, insomma.
Tutti, inclusi loro stessi, sanno bene che una nuova rottura scatenerebbe un effetto domino devastante. I capricci da star, inoltre, non sono l’unico grattacapo per chi è dietro la reunion più attesa del nuovo millennio. Risale a pochi giorni fa l’annuncio dell’annullamento di circa cinquantamila biglietti, finiti al centro di uno scandalo riguardante il secondary ticketing. I tagliandi verranno rimessi in vendita su Ticketmaster al loro valore nominale, ma il pericolo bagarinaggio è sempre dietro l’angolo.
Oasis: una tregua messa nero su bianco
Non c’è da stupirsi, dunque, del fatto che i coordinatori degli eventi abbiano deciso di dormire sonni sereni, imponendo ai Gallagher delle condizioni ben precise. Il Corriere della sera riporta che «Le date, tutte sold out, che li vedono protagonisti la prossima estate hanno un cachet altissimo. Ma questo verrà corrisposto dopo che avranno suonato.». Solo la settimana scorsa, il Daily Mirror ha scritto che, onde evitare risse o battibecchi tra le due teste caldissime, i due resteranno sempre separati, per tutta la durata del tour. S’incontreranno solo durante le prove e dietro le quinte, poco prima di salire sul palco.
Al momento Gli Oasis si esibiranno prima nel Regno Unito e in Irlanda, per poi sbarcare in Canada e Stati Uniti. Raggiungeranno, in seguito, Messico, Argentina, Brasile, Cile ed Australia. Altre date, con ogni probabilità, troveranno presto conferma. Con l’enorme numero di tickets a breve di nuovo in vendita sul sito ufficiale e molte altre tappe in arrivo, i fan ancora indecisi sul da farsi hanno qualche garanzia in più. Se aspettavate da quindici anni di vederli di nuovo insieme, ma il ricordo di quel concerto annullato a Milano brucia ancora, o se non ve la sentite di rischiare, convinti che ci sarà una nuova baruffa prima del prossimo luglio, la “clausola anti-Gallagher” è un’ottima notizia; Liam e Noel hanno più di un interesse nel far andare per il meglio le cose.
Mentre aspettiamo nuovi sviluppi, a noi piace immaginare che alle orecchie di chi ha elaborato questa postilla sia giunto l’antico adagio «Conosco i miei polli» e che, dopo averlo tradotto in un maccheronico, ma molto più british «I know my chickens», lo abbia messo saggiamente in pratica.
Federica Checchia
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