I nostri occhi dicono tanto di noi: a confermarlo l’iridologia, un metodo diagnostico alternativo che permetterebbe di capire lo stato di salute della persona attraverso l’accurata analisi dell’iride. Utilizzata soprattutto in omeopatia e naturopatia, si è fortemente sviluppata negli ultimi anni.

Come nasce e cos’è l’iridologia

Questa corrente sostiene che l’occhio è come un piccolo database. Al suo interno infatti conterrebbe tutte le informazioni sullo stato di salute della persona. E per analizzarlo si confrontano macchie e modifiche che compaiono sull’iride, permettendo agli esperti della disciplina di rilevare eventuali alterazioni organiche. Non solo sul presente, ma anche passate. L’occhio quindi potrebbe raccontare la storia clinica del paziente, fornendo indicazioni su una eventuale patologia in atto.

Ci sono alcuni indicatori di questa situazione: quando la trama dell’iride è fitta, la costituzione corporea è forte, la resistenza fisica elevata e, di conseguenza, anche la capacità di guarigione. La trama più larga invece è associata a una  costituzione più debole, e quindi esposta al rischio di malattie. Il meccanismo che sta alla base è legato al collegamento tra il sistema nervoso e l’iride. Infatti, questa è irrorata da vasi sanguigni e ricca di terminazioni nervose. Di conseguenza, su essa si manifesta la situazione del sistema nervoso.

Come funziona questa disciplina?

Ovviamente, come tutte le terapie alternative, l’iridologia non può e non deve essere sostitutiva delle tecniche diagnostiche ufficiali. Detto questo, l’indagine iridologica non è invasiva, né dolorosa. Viene infatti effettuata mediante uno strumento  detto iridoscopio. Che altro non è se non una lente con una forte capacità di ingrandimento, che consente di esaminare l’iride fin nei suoi più piccoli dettagli. 

La corrispondenza con lo stato di salute avviene tramite l’analisi di determinati punti dell’iride. Ai quali corrisponderebbero altrettanti organi del corpo. Chi se ne occupa lo fa attraverso una mappa dell’iride. Qui gli occhi sono rappresentati come cerchi suddivisi in dodici settori e in sei anelli concentrici. L’anello centrale corrisponde allo stomaco, seguono  gli anelli corrispondenti a intestino, cuore, ghiandole surrenali, muscoli e scheletro ed epidermide. L’analisi dell’occhio destro, infine, permette di mappare lo stato di salute della parte destra del corpo. Quella del sinistro, invece, analizzerà la parte sinistra.

Marianna Soru

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