Golden Globes 2021: tutti i vincitori della 78esima edizione

Foto dell'autore

Di Marta Millauro

West Coast e East Coast non sono mai state così vicine. La 78esima edizione del Golden Globes inizia all’insegna della comicità con due host d’eccezione: Tina Fay e Amy Poehler. Il duo esplosivo tutto al femminile conduce una serata diversa dal solito e rispetta la distanza sociale dettata dalla pandemia. Grazie alla tecnologia le due comiche sembrano sullo stesso palco, seppur conducano da due luoghi diversivi del Paese. A New York c’è Tina Fay dalla Rainbow Room, mentre la Poheler si trova nella città delle star al Beverly Hills Hotel.

In presenza non ci sono star, ma gli eroi di questo periodo difficile, gli addetti alla sanità. Dopo il discorso iniziale, in cui non mancano i divertenti riferimenti alle serie televisive e ai film in gara, comincia la premiazione a distanza. Il primo premio assegnato è quello per la categoria “Miglior attore non protagonista in un film”. La statuetta va a Daniel Kaluuya per la sua interpretazione in “Black Messiah”. L’attore ringrazia da casa e le emozioni non sembrano colpire solo lui, ma anche il suo collegamento internet inizialmente ballerino.

Problemi con Zoom superati, si passa alla consegna del secondo premio. Il Golden Globe per la categoria di “Miglior attore non protagonista in una serie tv” va a John Boyega per “Small Axe”. Si passa poi alla premiazione al femminile per la “Miglior attrice non protagonista in una serie tv”. Si aggiudica l’ambito premio Catherine O’Hara per l’amata “Schitt S Creek”.

E’, invece, il jazz di “Soul”, a conquistarsi i favori della giuria come “Miglior film d’animazione”. Mark Ruffulo trionfa nella categoria “Miglior attore in una miniserie o film per televisione” per la sua interpretazione in “Un volto, due destini”. Per la miglior sceneggiatura é Aaron Sorkin a dover fare il discorso di ringraziamento per “Il processo ai Chicago 7”. Il Golden Globe per la “Miglior attrice in una serie tv” arriva, invece, in Inghilterra per Emma Corrin, protagonista nell’amata “The Crown”.

The Crown 4 - Photo Credits: D La Repubblica
The Crown 4 – Photo Credits: D La Repubblica

C’è anche l’Italia che trionfa nella serata americana. Laura Pausini ringrazia per il premio alla “Miglior canzone originale” con “Io sì/Seen” nel film “La vita davanti a se” con Sophia Loren. Restando in tema musicale sono, invece, Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste a trionfare per la “Miglior colonna sonora originale” con “Soul“. Il “Miglior attore in un una commedia musicale” è Jason Sudeikis, che ringrazia i suoi colleghi di “Ted Lasso” per il traguardo raggiunto.

Sheet S Creek” si guadagna il secondo premio della serata con Eugene Levy, miglior attore in una serie tv comica. E’ ora il momento del Golden Globe alla “Miglior attrice in un film commedia o musicale”. Ben Stiller consegna virtualmente la statuetta a Rosamund Pike per la serie NetflixI care a lot”. “The Crown” torna al centro dell’attenzione con un altro dei suoi protagonisti. L’inglese Josh O’ Connor è il “Miglior attore in una serie drammatica“.

In tempi di pandemia è la famiglia a trionfare anche sui palchi dello showbiz. L’intimo linguaggio di “Minari” viene scelto dalla Hollywood Foreign Press Association e si guadagna il titolo di “Miglior film in lingua straniera“. Terza statuetta per “The Crown” che è, in assoluto, la “Miglior serie televisiva drammatica“. Ai Golden Globes c’è spazio anche per i grandi nomi. Nella serata americana Norman Lear ringrazia commosso da casa per il Carol Burnett Award. Jane Fonda calca, invece, il palco del Beverly Hills Hotel, dove ritira personalmente il premio alla carriera e parla di arte e diversità.

Jodie Foster rimane senza parole quando viene annunciata la sua vittoria come “Miglior attrice non protagonista in un film” per il suo ruolo in “The Mauritanian“, mentre Gillian Anderson porta alto il valore di “The Crown“, che si aggiudica la quarta statuetta con la categoria “Miglior attrice non protagonista in una miniserie“. Regina anche nella vita reale, Anya Taylor Joy è “La miglior attrice protagonista in una serie tv“. Il grande successo di Netflix La regina degli scacchi” duplica in pochi minuti i premi, guadagnandosi anche il titolo di “Miglior serie tv“.

Anya Taylor Joy ne "La regina degli scacchi" - Photo Credits: Sportellate
Anya Taylor Joy ne “La regina degli scacchi” – Photo Credits: Sportellate

La vincitrice di 4 Golden Globes Renee Zellweger annuncia il “Miglior attore in un film drammatico“. Il premio va al defunto Chadwick Boseman per “Ma Raines’s black botton“. Il premio viene accolto dalla moglie, che ricorda il marito in un discorso commovente. Chloé Zhao è, invece, la “Miglior regista in un film drammatico” per l’acclamato “Nomadland“.

Sacha Baron Cohen ringrazia satiricamente Rudolph Giuliani, descrivendolo come talento comparso dal nulla. Grazie alla sua collaborazione sul set, “Borat” si aggiudica il premio di “Miglior commedia” e il suo vero protagonista comico è “Il miglior attore in un film o musical“. Joaquin Phoenix comunica ad un’emozionatissima André Day di essere la “Miglior attrice protagonista in un dramma” per la sua interpretazione in “The United States vs Billie Holiday“. Si chiude la serata con la statuetta per il “Miglior Film drammatico“. Il Golden Globe va a “Nomadland“!

"Nomadland" - Photo Credits: ABC
“Nomadland” – Photo Credits: ABC

Marta Millauro

Seguici su

Facebook

Metropolitan Magazine

Instagram

Twitter