Golf e Coronavirus: Circoli aperti oppure no?

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Di Redazione Metropolitan

Ieri sera, poco prima delle 22, il Presidente del Consiglio dichiara l’Italia intera Zona di contenimento. Un provvedimento necessario che impatta, inevitabilmente, anche sullo sport. Come si possono comportare i dilettanti, i professionisti ed i circoli di golf in merito al Coronavirus?

Rischio pandemia

Il rischio da scongiurare, è quello di una pandemia (epidemia a livello globale). Il numero dei contagiati sta crescendo in maniera esponenziale, sempre ammesso che tutti i dati forniti siano precisi (la sensazione è che in alcuni Paesi, le cifre siano sottostimate…).

Le limitazioni in tutte le Regioni d’Italia

Sarà possibile spostarsi dalla propria abitazione soltanto per comprovate esigenze sanitarie, lavorative e per fare la spesa. Chi non rispetterà queste restrizioni, sarà punito con una multa di 206 € e fino a 3 mesi di reclusione. Scuole chiuse fino al 3 aprile, chiusi cinema, pub, discoteche, teatri, biblioteche. Sospesi convegni, concorsi pubblici e funzioni religiose (anche quelle funebri). Limitazioni sugli orari di apertura per negozi, ristoranti e bar.

Il Presidente Conte dichiara l’Italia Zona Rossa – Photo Credit: calabrianews.it

Golf e coronavirus – i nuovi sviluppi

Visto il nuovo Decreto, non saranno consentiti spostamenti se non per comprovata necessità. Ora, non c’è alcun obbligo di chiusura da parte dei Circoli di golf, ma le nuovi disposizioni permettono di uscire per motivi lavorativi e non di svago. Si può desumere, che potranno recarsi nei vari Circoli, solo i Pro per prepararsi alle gare, mentre agli amateur non sarà consentito circolare. Diversi Golf Club hanno deciso autonomamente per la chiusura: chi per una settimana, chi fino a nuove disposizioni. Ovviamente, seguiremo attentamente gli sviluppi e le notizie ufficiali provenienti dalla Federazione Italiana Golf, visto che la lettera del Presidente Chimenti è stata redatta e pubblicata prima del nuovo Decreto del Governo.

Siamo tutti responsabili

Ora dipende da noi. Il nostro futuro dipende da noi. A Wuhan, come a Codogno, si stanno registrando successi estremamente positivi; non è un caso che siano due delle aree maggiormente sorvegliate del mondo, che hanno subito le più dure limitazioni ma con risultati davvero incoraggianti.
Ricordiamo che alle generazioni passate fu chiesto di andare in guerra, ora viene richiesto di restare sul divano… e magari fare qualche swing in meno.

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