Sport

Golf: il coniglio che rinnovò il gioco

Il Golf è sinonimo di compostezza, ma le sue radici sono tutt’altro che chiare e prive d’impedimenti. Le storie personali si uniscono ai fatti ufficiali regalandoci narrazioni reali di eventi unici, come conigli e laghi ghiacciati che crearono e decisero il nome del golf. 

Il golf è quello sport flemmatico che annoia i profani ed affascina gli adepti, delle camminate nel verde accompagnate da un sibilo a fendere l’erba e osservando la propria giornata volare, il più lontano possibile; verso un obiettivo chiaro, sempre più vicino ad ogni colpo.

Nascita Del Golf in Olanda

La nascita del golf è da ricondurre in Olanda nel 1300, dove si praticava il gioco “Het Kolven” derivazione del gioco belga “Chole” e da quello francese “Jeu de Mail”. Passatempo in cui con mazze di legno si colpiva una palla fatta di lana o peli di mucca, cercando di scagliarla il più lontano possibile verso un bersaglio.

Durante la stagione invernale gli olandesi erano soliti giocare anche su laghi ghiacciati chiamando il gioco in questione non più “Het Kolven” ma bensì “Kolf”, ossia tra i molti usi della parola: “Impugnatura”.  Nella traduzione inglese “Butt” (che indica termini anche poco lusinghieri) si possono trovare traduzioni come “battere” o “zuccata”.

Giocatori di kolf su ghiaccio.
Aert van der Neer, 1650ca
(Foto dal web)

 

Leggenda narra che una nave scozzese chiamata, in modo ironicamente preveggente, “Good Hope” si sia arenata all’inizio del 1400 schiantandosi sulle coste olandesi. L’equipaggio, durante una convalescenza apparentemente non troppo dolorosa, apprese il gioco dell’ Het Kolven portandolo così in Scozia. Più probabile è che la descrizione di questo gioco sia arrivata invece in Scozia grazie ai mercanti olandesi di passaggio.

In Olanda il Kolf si è però evoluto in modo opposto al golf scozzese, diventando uno sport al chiuso. L’antenato del golf veniva giocato lungo le strade delle città e le palline arrecavano danno agli edifici, e, per questa ragione, il kolf venne vietato. Successivamente diventò nuovamente legale tramutandosi in uno sport “Indoor” prendendo il nome di “Kolven”, praticato ancora oggi in Olanda.

Campo da Kolven
(Foto dal web)

Evoluzione in Scozia

Proprio in Scozia il destino decise che in un link (appezzamento di terra pubblica tra le spiagge e le fattorie) quella rudimentale pallina avrebbe volato non troppo lontano e diritta, ma si sarebbe infilata proprio nella tana di un coniglio in un campo sconosciuto. L’autore di quel colpo ebbe una delle intuizioni più britannicamente umoristiche della storia: “Non ho sbagliato il colpo, è molto più difficile ed elegante centrare una buca piuttosto che un palo”.

Da quel momento il golf diventò quello che oggi conosciamo; con le sue evoluzioni tecnologiche, palline piumate e prime mazze di ferro, passando attraverso divieti dall’odore velatamente sociale: perchè i soldati scozzesi preferirono allenarsi a scoccare palline in cielo piuttosto che frecce nei cuori altrui, fino al 1502. Ovviamente fu una fortuita concomitanza il fatto che la rimozione del divieto coincise con la fine delle ostilità con gli inglesi.

Antica mazza da golf
(Photo Credits: www.thegolfmuseum.com)

Espansione in Europa e America

Il golf rimase appannaggio scozzese fino al 1800, anno in cui grazie all’estensione ferroviaria inglese, il boom economico della rivoluzione industriale e l’invenzione del tagliaerba automatico, fu possibile esportare il gioco e renderlo economicamente sostenibile per molte più persone. Gli inglesi si innamorarono del gioco, e quando qualcosa di nuovo entra in suolo inglese diventa tendenza, almeno nel 1800, anche negli Stati Uniti; ovviamente per primeggiare.

Date le mancanze prettamente storiche, gli Stati Uniti tendono a creare nel presente le gesta eroiche che in futuro verranno ricordate, e tra queste ultime troviamo soprattutto lo sport. Vengono creati golf club a profusione a fine del 1800, e ancora oggi più di sei di questi Clubs discutono su chi sia stato il primo. Sicuro è che il primo ad essere comparabile con quelli scozzesi ed inglesi a livello di prestigio fu lo Shinnecock Hills, il primo ad ammettere le donne ed a creare una lista d’attesa per diventare soci.

ClubHouse Shinnecock Hills
(Photo credits
www.shinnecockhillsgolfclub.org)

Da questo momento in poi non è più storia di un movimento ma di splendidi personaggi, dal lontano Old Tom Morris all’indelebile Tiger Woods. Risultati sugli almanacchi ma frutto di vicende e aneddoti pronti per essere narrati, per avvicinarci a sentire il feeling di un grip riservato agli eletti, trasmesso in un volo sopra le menti di chi li vuole comprendere.

 

 

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