Golf: un’idea per l’attività giovanile

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Di Redazione Metropolitan

L’attività giovanile nel golf ha senza dubbio peculiarità non comuni ad altri Sport. E se provassimo a conformarci?

È evidente che tutte le promozioni studiate per incrementare il numero dei tesserati siano state fin qui quantomeno fallimentari. Ma l’attività giovanile -che peraltro riscuote continuativamente risultati lusinghieri con le squadre Nazionali – non è mai stata sfruttata a dovere ed, anzi, è spesso penalizzata lasciando spazio solo a chi può.

L’importanza dei Circoli

Infatti mentre i Circoli hanno da sempre abbondato in promozioni per gli adulti – con magri risultati e contrazione di giocatori nonostante la Ryder Cup – l’attività giovanile è sempre stata percepita come un “costo” con nessun ritorno.
Innanzi tutto perché, se il Golf è uno Sport -così com’è- Olimpico, è necessario far si che chiunque possa praticarlo. Quindi ben vengano le promozioni nelle scuole ma i Circoli in collaborazione con la Federazione, devono fare il resto. Non può essere sufficiente far praticare 2 putt durante l’ora di educazione fisica per attirare i ragazzini al campo.

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Photo Credits: PgaLearnignCenter

La Squadra

È necessario veicolare una impostazione agonistica che preveda una Squadra, degli allenamenti (almeno trisettimanali) ed un programma agonistico sostenuto dai Circoli. Questi circoli in virtù della loro importanza/capacità/volontà dovrebbero avere un certo numero di giovani praticanti, dai quali estrapolare la squadra agonistica. Questa, ad esempio: potrebbe essere costituita da due under12 e due under14 per ogni sesso e ogni squadra fatta partecipare alle gare di circolo.

Non sarà importante far fare 40 giri ad ogni atleta, ma sara sufficiente iniziare con le gare dei circuiti giovanili “Saranno Famosi” del “Teodoro Soldati”, presenti in ogni regione e che assorbono solo la domenica. Senza porre alcun limite a tutti gli altri, naturalmente, ma creando intanto quello spirito agonistico/meritocratico necessario per stimolare la crescita in ogni Sport.

L’attività giovanile

Si è parlato di 8 ragazzini, ma sempre in virtù delle possibilità/volontà dei circoli, potrebbero benissimo essere 6, 4 o addirittura 2: basterà che siano i migliori del periodo. I ragazzi dovrebbero essere scelti sulla base di criteri precedentemente comunicati dal Maestro e/o allenatore responsabile dell’attività giovanile. Una tale attività giovanile potrebbe essere sostenibile da ogni Circolo Italiano.

Attività giovanile nel Golf: prima di tutto il rispetto e fair-play
Photo Credits: Golfdigest

Per uno sviluppo importante, sarebbero poi necessari anche dei rimborsi modulati da parte della Federazione, da corrispondere ai Circoli in virtù dei risultati ottenuti ad ogni gara. Questo contribuirebbe poi ad allargare il “raggio d’azione” di ogni squadra, con la partecipazione ad eventi sempre più importanti come Campionati Italiani e gare di Coppa Italia.

In un quadro simile, siamo sicuri che anche i genitori non potrebbero, poi, maggiormente appassionarsi?
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