Grandissime notizie da Melbourne per i colori azzurri. Saranno due infatti i tennisti italiani che si giocheranno le semifinali del Great Ocean Road Open, uno dei due tornei di preparazione del primo Slam stagionale al via da lunedì. Si tratta di Jannik Sinner e Stefano Travaglia.
L’altoatesino ha battuto il serbo Miomir Kecmanovic per 7-6 (12-10) 6-4 dopo 1h e 56 minuti. Da segnalare in particolare i 12 ace messi a segno dal campioncino italiano e soprattutto le 6/8 palle break salvate, di cui la sesta con un ace nel game finale della partita. Si tratta della seconda semifinale consecutiva per Jannik dopo quella di Sofia, dove poi si impose per conquistare il primo titolo in carriera.
L’ascolano ha compiuto un vero e proprio miracolo contro Hubert Hurcacz, reduce da sei vittorie consecutive. L’italiano ha prevalso con il punteggio di 3-6 6-3 7-5 dopo 2h di match. Si tratta della terza vittoria su quattro al terzo set dopo quelle su Carballes al primo turno e su Querrey al secondo. E’ la prima semifinale ATP in carriera per Travaglia. Non era riuscito infatti ad accedere al penultimo atto nè sulla terra di Umago nel 2019 nè quest’anno sul veloce di Antalya, primo torneo della stagione.
I due azzurri in semifinale sfideranno rispettivamente il russo Karen Kachanov ed il brasiliano Thiago Monteiro. Ricordiamo che oggi tutti i giocatori hanno disputato un doppio turno. I tornei infatti erano stati sospesi nella giornata di ieri in seguito alla positività di un dipendente del Grand Hyatt Hotel di Melbourne e dunque di fronte alla necessità di effettuare nuovi tamponi. In particolare Sinner e Travaglia nei loro impegni di ottavi sono usciti vincitori in due set dai loro match contro lo sloveno Bedene e il kazako Bublik. Nulla da fare purtroppo per Caruso, eliminato proprio da Kecmanovic dopo una lunga maratona di quasi tre ore. In caso di vittoria Salvatore avrebbe sfidato nei quarti proprio Jannik Sinner.
Sinner-Kecmanovic: il match nel dettaglio
Il primo strappo arriva nel quarto gioco con l’altoatesino che riesce a strappare a 30 il servizio al serbo: 3-1. Nel game successivo tuttavia Kecmanovic restituisce il favore e ai vantaggi breakka Jannik. Si tratta del primo turno di servizio perso da Sinner in tutto l’arco del torneo. Il tennista di Belgrado fatica ma alla fine impatta sul 3-3. Dopo due giochi abbastanza interlocutori, l’italiano è bravo tenere il servizio nel nono gioco portandosi sul 5-4. Non deve annullare palle break ma per ben quattro volte il serbo lo costringe ai vantaggi. Kecmanovic tuttavia non si scompone e abbastanza facilmente si porta sul 5-5.
Il tie break finale va molto stretto a Jannik, che nel dodicesimo gioco spreca ben tre set point. Sinner al servizio è un rullo compressore e in pochi istanti siamo già 5-0. Dal 6-2 l’altoatesino incredibilmente s’incarta e il serbo riesce nel clamoroso aggancio. L’italiano ha un’altra chance sul 7-6 ma anche questa sfuma. Ora è lui a dover annullare set point. Saranno ben tre. Sul secondo al servizio c’era addirittura Kecmanovic. Si arriva al 10-10 e qui l’altoatesino piazza l’allungo decisivo conquistando un fondamentale mini-break e chiudendo finalmente la pratica al nono set point: 12-10 e 7-6 Sinner dopo 1h e 14 minuti di battaglia.
Le cose sembrano farsi in discesa per Jannik: 2-1 e servizio. Il serbo tuttavia trova le forze per breakkare l’italiano e mettere di nuovo la testa avanti per il 3-2. L’altoatesino non fa una piega. Annulla con freddezza una pericolosa palla break e nel settimo gioco prova a dare lo strappo definitivo strappando il servizio a Kecmanovic: 4-3. Si arriva così al 5-4 con Sinner che serve per il match. I brividi tuttavia non finiscono. Jannik infatti deve annullare una pericolosissima palla break ma alla fine l’incontro termina qui: 6-4.
Travaglia-Hurcacz: il match nel dettaglio
Stefano affronta un giocatore in forma e si vede. La partenza è subito in salita: 3-0 Hurcacz. Qui però è bravo l’italiano a tenere con solidità il servizio nel quarto gioco e nel game successivo a togliere ai vantaggi il servizio al polacco: 3-2. Il buon momento di Travaglia prosegue ma dal 3-3 in poi è un monologo del giocatore di Wroclaw. Quest’ultimo ottiene il break decisivo a 30 nell’ottavo gioco e nel game successivo non concede nulla al servizio: 6-3 dopo 29 minuti di partita.
L’ascolano nel primo game del secondo parziale è già con l’acqua alla gola. Tuttavia riesce ad annullare due palle break e a conquistare ai vantaggi un preziosissimo gioco per partire con la testa avanti e mettere pressione a Hurcacz. Nei successivi sei game i punti in risposta si vedono con il binocolo: soltanto cinque. Travaglia, a differenza del primo parziale, riesce a rimanere in scia e a tenere con facilità i propri turni di servizio: 4-3. Qui l’equilibrio si rompe. Il polacco mostra le prime crepe e l’italiano ne approfitta immediatamente: break a 30 e 5-3. Il servizio funziona e dopo 1h e 9 minuti ogni discorso è rimandato al terzo set: 6-3.
I due giocatori, complice anche il doppio turno, iniziano a perdere colpi. Nei primi cinque giochi del terzo parziale si assiste infatti a quattro break. L’italiano prova ad interrompere la maledizione e con un solido turno di battuta si issa sul 3-3. Si prosegue senza colpi di scena fino al 5-5. Qui arriva il momento di svolta dell’intero match. Hurcacz infatti concede una palla break (non se ne vedevano dal quinto gioco) e Travaglia non se lo fa ripetere due volte: 6-5 per l’ascolano. Il polacco non ne ha veramente più. L’italiano al contrario è letteralmente on fire e a zero tiene l’ultimo turno di battuta: 7-5.
Gli altri due semifinalisti al Great Ocean Road Open
Come accennato sopra, gli altri due semifinalisti al Great Ocean Road Open sono Karen Kachanov e Thiago Monteiro. Il russo non ha avuto troppi problemi in ottavi contro il sudafricano Kevin Anderson (6-3 7-6) ma ha dovuto annullare due match point prima di avere la meglio sull’olandese Botic Van De Zandschulp: 6-7 7-5 6-3 il risultato finale. Il brasiliano d’altro canto ha posto fine all’ottimo cammino dello spagnolo Carlos Alcaraz Garfia (7-6 6-3) e successivamente ha battuto contro pronostico l’australiano Jordan Thompson (6-4 6-4).
Murray River Open: il quadro delle semifinali
Tralasciamo il Great Ocean Road Open per fare il punto della situazione sull’altro appuntamento di questa settimana per quanto riguarda gli uomini. A Melbourne 2 il primo a qualificarsi per le semifinali è stato Jeremy Chardy. Il francese ha beneficiato del ritiro pre match di Stan Wawrinka. Fatali allo svizzero, probabilmente, le quasi tre ore impiegate in ottavi per battere l’australiano Alex Bolt (6-4 4-6 7-6). Il transalpino nel penultimo atto se la vedrà con il britannico Daniel Evans, bravo prima a battere in due set per nulla facili l’americano Giron (6-4 7-6) e successivamente ad avere la meglio sul croato Coric in un match molto combattuto (7-5 7-6).
L’altra semifinale la giocheranno il canadese Felix Auger Aliassime e il francese Corentin Moutet. Il primo ha dovuto annullare un match point per avere la meglio del biellorusso Gerasimov in ottavi (3-6 6-3 7-6) mentre nei quarti ha approfittato del ritiro del ceco Vesely al termine del primo parziale. Vedremo se sarà la volta buona per il giovane canadese, dopo sei finali perse nel circuito maggiore. Il secondo ha battuto in due set l’australiano Duckworth (7-6 6-4) e nei quarti, dopo essere stato sotto 4-1 nel primo set, ha letteralmente annichilito il bulgaro Dimitrov (7-5 6-2).
Enrico Ricciulli