Dopo l’introduzione, il 6 agosto scorso, dell’obbligo di green pass per accedere alle attività al chiuso, il governo chiarisce che i gestori dei locali e delle palestre non potranno richiedere il documento d’identità.

Le Faq

Sono in arrivo sul sito del governo del Governo le Faq che chiariranno tutti i dubbi sull’ottenimento e la verifica da parte dei gestori dei locali pubblici del green pass. In un primo momento, infatti, ristoratori e titolari di palestre si erano lamentati del fatto che l’applicazione in loro dotazione per scansionare il Qr code della certificazione richiedeva la verifica del documento d’identità. Sulla schermata che compare dopo aver inquadrato il Qr code del certificato è infatti scritto: «Per completare la verifica è necessario confrontare i dati anagrafici sotto riportati con quelli di un valido documento di identità». Spetteranno alle Forze dell’Ordine le verifiche accertare la corrispondenza tra l’identità del detentore del green pass e chi lo esibisce.

I luoghi con l’obbligo di green pass

La circolare che uscirà a breve preciserà puntualmente le modalità per l’accesso in tutti i luoghi dove è obbligatoria la certificazione verde. Regole che variano a seconda dei posti in cui si va. Il green pass sarà necessario per tutti i luoghi in cui è possibile la formazione di assembramenti: bar e ristoranti al chiuso, cinema, teatri, sale da concerto, mostre, musei, luoghi della cultura, palestre e piscine coperte, palazzetti, stadi, impianti sportivi, centri termali. Chi sarà trovato in questi luoghi privo della certificazione potrà subire una multa tra i 400 e i 1000 euro. Se, invece, il pass sarà contraffatto si rischia la denuncia per falso.

Trasporti e Università

Da Settembre l’obbligo di green pass sarà introdotto anche per trasporti e Università. Dal 1 settembre infatti verrà esteso a insegnanti e personale Ata delle scuole, nonché ai docenti, al personale e agli studenti universitari. Dalla stessa data l’obbligo vigerà anche per salire su aerei, navi, traghetti (Stretto di Messina escluso), treni Intercity e ad alta velocità. Green pass obbligatorio anche per gli autobus a lunga percorrenza che collegano più di due regioni.

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Giulia Moretti