Con gli eventi provocati dalle forze militari russe in suolo ucraino, a tornare a galla è la questione sulle basi militari presenti nel territorio italiano.
La basi NATO e America sono in Italia
Le strutture NATO sono in tutto circa 120 e ad aggiungersi sono anche quelle americane, per motivi di sicurezza non sono ufficialmente riconosciute.
La presenza e il ruolo delle basi e strutture della NATO, l’alleanza militare di parte dei paesi europei e di quelli del Nord America, e di quelle statunitensi sul territorio italiano sono diventati argomenti di discussione.
Ogni regione italiana, tranne il Valle d’Aosta, Molise e Umbria, ospita una base militare NATO.
L’Italia, uno degli enti fondatori della NATO, firmò nel 1949, insieme ad altri 11 paesi, il Patto Atlantico, il quale era pensato come un’organizzazione di sicurezza basata sul principio della mutua difesa in caso di attacco esterno da parte del blocco sovietico. Nei decenni i paesi che si unirono a questo Patto diventarono trenta.
Le testate nucleari presenti in Italia sono una decina, di conseguenza in Europa sono un centinaio.
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, si pensava che il ruolo delle basi in Italia avesse perso la sua funzione. L’organizzazione però fu mantenuta, tanto chesi saldarono ancora di più i rapporti con l’ONU, con cui la NATO instaurò una funzione di peacekeeping nei territori instabili.
L’Italia, tra il 1998 e 1999, contribuì per il 10% alle azioni belliche stabilite dalla NATO per arrestare l’attacco della Serbia del presidente Slobodan Milošević. A partire da quel momento, l’Italia subì nella NATO numerose critiche.
Attualmente le basi NATO hanno attivato una procedura di stato di pre-allerta operativa.
L’Italia come punto strategico
Da considerare è il fatto che la posizione geografica dell’Italia è nell’ambito dell’alleanza occidentale, un punto strategico.
Sulla questione è intervenuto il Presidente della regione di Sicilia Nello Musumeci, che parlando delle basi presenti sull’isola, ha detto
“Il sistema di difesa in Sicilia assume un ruolo strategico proprio per la posizione geografica, come sbocco nel Mediterraneo. Abbiamo la base NATO di Sigonella e quella di Trapani Birgi, è normale che questo sistema di difesa sia in stato di allerta già da diversi giorni“
Le tipologie di basi militari NATO e Americane sono quattro: alcune furono ammesse agli Stati Uniti negli anni cinquanta, e rimangono sotto comando italiano mentre gli Stati Uniti possiedono il controllo militare su equipaggiamento e operazioni. Poi ci sono le vere basi NATO e le basi italiane messe a disposizione della NATO. Infine, le basi promiscue, condivise da Italia, Stati Uniti e NATO.
Alcune basi in Italia
La base militare più importante della NATO in Italia si trova a Sigonella, in Sicilia. Essa ospita anche la Naval air station dell’aviazione della Marina statunitense ed è utilizzata anche, appunto, per le operazioni della NATO.
A Sigonella è attivo un programma chiamato Alliance ground surveillance, il cui sistema è utilizzato per fornire protezione alle truppe e mantenere il controllo aereo delle frontiere e la sicurezza in mare.
A Napoli ha sede uno dei due comandi operativi della NATO, l’Allied joint force command e la Security force dei Marines americani. In provincia di Caserta, c’è invece il sotterraneo antiatomico per il comando americano e NATO da utilizzare in caso di guerra.
In provincia di Treviso invece, a Motta di Livenza, è situato il Multinational Cimic group, reparto multinazionale a guida italiana che ha la funzione di coordinare la cooperazione tra la componente militare e le organizzazioni civili dove si svolgono le operazioni.
Queste sono solo alcuni delle basi NATO e Americane in suolo italiano.
Rebecca-Asia Spadon
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