Guerra Russia-Ucraina: aumenta il costo di produzione delle auto elettriche
Tra i tanti svantaggi economici portati dalla guerra Russia-Ucraina, sicuramente significativo l’aumento dei costi nella produzione delle auto elettriche. Un mercato che negli ultimi anni ha goduto di notevole fiducia. Non certo stabile ora la situazione per gli investitori, così come per chi le produce. Una guerra che, portata avanti dalla Russia, ha visto un incremento dei prezzi senza precedenti, oltre che per il petrolio, per la stessa elettricità. Il costo della corrente elettrica in progressiva crescita, con quotazioni mai viste dal Gestore dei Mercati Energetici. Aumenti di considerevole importanza che minacciano ora di limitare la produzione delle auto elettriche, potenziale mercato rivoluzionario nelle dinamiche motori-ambiente.
Guerra Russia-Ucraina, considerevoli aumenti nei costi di produzione delle auto elettriche: nichel a quote mai viste
Una guerra, quella Russia-Ucraina che non sembra portare benefici, con pesanti disagi economici e considerevoli aumenti dei costi di importanti produzioni, come quelle delle auto elettriche. Il prezzo della corrente elettrica risulta infatti in crescita, con un valore registrato ieri a circa 580 euro per mille chilowattora, o 70 centesimi al chilowattora, contro una bolletta attuale che si aggirerebbe sui 46 centesimi.
Un aumento alle bollette che non deve sicuramente mettere in una buona posizione gli investitori sulle auto elettriche e ancor più chi le produce. Quote mai viste quelle raggiunte dal nichel che, come riportato dal Sole 24 ore, è arrivato a un guadagno del 90% in un giorno. Considerevole aumento anche per l’alluminio, che supera i 4 mila dollari. Il rame è invece arrivato fino a 10.845 dollari per tonnellata, visto che, nonostante una differenziazione nella produzione del metallo rosso, la Russia è comunque responsabile del 3,5% dell’offerta. Il palladio, usato nelle marmitte catalitiche, aumenta anche più rapidamente, per il 40% dalla Russia.
Tra tutti, da notare soprattutto il costo del nichel che, necessaria componente di alcune batterie elettriche, è anche un elemento che potrebbe rivelarsi fondamentale nel miglioramento delle EV e su cui molti puntano. Il prezzo sembra vedere un raddoppio quasi al giorno. Un valore che è arrivato a 55 mila dollari per tonnellata, 3.000 in più rispetto al vecchio record del 2007, per via della volatilità delle Borse, anche se poi in parte rientrato nel corso del 7 marzo. Un altro dei tanti svantaggi dovuti alla dipendenza dalla Russia che, con la società Norilsk Nickel, è responsabile del 10% delle forniture mondiali.
Seguici su Metropolitan Magazine.
Liliana Longoni
(credit-foto-Auto-elettrica-Volkswagen_press_conference-IAA_2017-Frankfurt)