A dare voce sulla questione Ucraina è il ministro degli Esteri Luigi di Maio. Ha pubblicamente dichiarato che oggi sono 400 i connazionali nel suolo ucraino. Di questi, 200 sono gia stati salvati e 34 sono ancora bloccati.

Italiani ancora fissi in Ucraina

Alla luce degli eventi che da settimane stanno preoccupando i media e la popolazione mondiale, la questione dei nostri connazionali presenti in suolo di guerra non viene tralasciata.

In precedenza l’ambasciatore italiano, direttamente da Leopoli, Piero Francesco Zazo, ha dichiarato che inizialmente gli italiani che risiedevano in suolo ucraino erano complessivamente 2.000. Oggi sono rimasti in 400.

Ad intervenire sulla questione è il ministro degli Esteri Luigi di Maio: tra i 400 connazionali confermati da Zazo, 200 sono stati messi in salvo e 34 sono ancora bloccati in Ucraina.

Ciononostante, l’ambasciatore in diretta su Rai 3 con “Che tempo che fa” ha voluto sottolinare

“molti degli italiani rimasti vogliono rimanere in Ucraina, perché la loro vita l’hanno fatta qui e qui hanno moglie e figli”

Ha poi aggiunto

“Purtroppo, ci sono anche alcune persone che sono rimaste intrappolate e hanno difficoltà a lasciare il Paese. Per noi questo è un grande problema. Stiamo cercando di fare il nostro meglio”

Significativa è la presenza dell’ambasciata italiana in Ucraina. L’ambasciatore Zazo da un suo giudizio al riguardo

“Il fatto che l’ambasciata italiana sia ancora presente in territorio ucraino rappresenta un aspetto molto importante, apprezzato sia dal governo ucraino, che lo considera un gesto di solidarietà e vicinanza in un momento così difficile della loro storia, ma forse anche un sostegno psicologico per gli italiani che sono ancora qui, sanno che c’è ancora l’ambasciata funzionante a Leopoli”

Tra i paesi del G7, solo l’Italia e la Francia hanno mantenuto la loro ambasciata in suolo ucraino. La maggioranza di questi è in Polonia.

Rebecca-Asia Spadon

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