Dopo Lyman, anche Severodonetsk sembra essere finita in mani russe: sul campo, è la notizia più importate della guerra in Ucraina giunta al giorno 96. Le due città rappresentano il trampolino perfetto per assicurarsi il controllo di tutto il Donbass, con l’esercito ucraino in arretramento nonostante i proclami del presidente Volodymyr Zelensky. A Mosca, Vladimir Putin ha avuto un importante confronto telefonico con il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz: in cambio dello sblocco dei porti per il trasporto di grano ha chiesto all’Occidente di non rifornire più di armi Kiev.

Le forze armate ucraine sostengono di aver eliminato il comandante di un battaglione d’assalto aereo russo del 104esimo reggimento d’assalto aereo, il tenente colonnello Alexander Dosyagaev. Secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform, l’annuncio è stato dato dal Dipartimento per le comunicazioni strategiche delle Forze armate ucraine. 

L’Ue si appresta a proporre il divieto di import di petrolio della Russia via mare, ritardando le restrizioni alle importazioni da un oleodotto di Druzhba che fornisce l’Ungheria di greggio russo. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali la Commissione europea ha inviato una bozza di proposta rivista ai governi nazionali. L’idea è concedere sei mesi agli stati membri per l’eliminazione graduale dell’import di greggio via mare e otto mesi per quello di prodotti raffinati. Questo concederebbe più tempo all’Ungheria per trovare una soluzione tecnica che le consenta di soddisfare i suoi bisogni energetici e quindi rompere l’impasse sul pacchetto di sanzioni contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina.