Guido Silvestri, in arte Silver, è uno dei fumettisti italiani più conosciuti e apprezzati. Il suo personaggio più celebre, infatti, Lupo Alberto, continua a non abbandonare la scena tra giornali, riviste e televisione.

Silvestri e le prime esperienze artistiche

Nato a Modena il 9 dicembre 1952, il giovane Guido si appassiona subito al mondo dei fumetti. A quel tempo, erano in particolare i fumettisti della Gran Bretagna ad attirare l’attenzione e la curiosità delle nuove generazioni (come Reg Smythe). In quegli anni, inoltre, le narrazioni, che di solito occupavano una sezione dedicata delle singole riviste, erano pervase dalla componente umoristica. E, di fatto, Silver sarà fortemente influenzato, nei suoi lavori successivi, da questa forte caratterizzazione. Attraverso le comiche vicende dei protagonisti, si cercava infatti di condurre alla riflessione un pubblico sempre più vasto.

Nel 1969 Silver si iscrive all’Istituto di Arte di Modena e nel 1970 comincia a collaborare nei ritagli di tempo con Franco Bonvicini, in arte Bonvi. Per quest’ultimo, inizia a lavorare ad alcuni personaggi, di cui il primo è Capitan Posapiano. Di tutti, però spicca soprattutto Cattivik, che intendeva proporsi come parodia di Diabolik. Nel frattempo, il nostro autore si dedica alla stesura delle avventure di animali antropomorfi, che sarebbero inizialmente dovute essere pubblicate su una rivista di nome Undercomics.

La nascita di Lupo Alberto, protagonista de La fattoria dei Mackenzie di Silvestri

Lupo Alberto. PhotoCredit: Sciacalloelettronico.it.
Lupo Alberto. PhotoCredit: Sciacalloelettronico.it.

Era proprio La fattoria dei Mackenzie il titolo sulle pagine del primo numero della rivista Undercomics, dell’Editore Dardo, che avrebbe dovuto proseguire la saga. Rimasto, tuttavia, inedito fino all’anno successivo, 1974, esordì sul Corriere dei ragazzi. In un primo momento, il poi celebre Lupo Alberto era soltanto un personaggio secondario, che sarebbe comparso non in modo continuato e prendendo parte ad alcune delle vicende vissute dagli altri animali.

Ma il personaggio si evolve e inizia ad acquisire un ruolo sempre più determinante nella fattoria. Infatti, Mackenzie era considerato un titolo poco immediato e, perciò, si decise che dovesse essere proprio Lupo Alberto a prendere le redini della striscia. Dopotutto, lo stesso Silver, nel corso di un’intervista, dichiarò che l’idea iniziale relativa ai singoli ritratti non corrisponde mai all’immagine che in seguito va a delinearsi.

“E’ ovvio che i personaggi a fumetti, una volta animati, perdono molte caratteristiche per acquisirne altre, trasformandosi quasi in tutt’altro”.

La crescita senza freni di Lupo Alberto

Lupo Alberto, personaggi. PhotoCredit: Fumettologia.
Lupo Alberto, personaggi. PhotoCredit: Fumettologia.

Negli anni ’80, era così vasto il successo del lupo blu e dei suoi amici della fattoria, che Guido Silvestri decide di passare alla realizzazione di tavole auto-conclusive e brevi storie che vengono pubblicate su testate della Corno che, nel 1983 dedica al personaggio una testata mensile, il Mensile di Lupo Alberto. Con gli anni ’90, invece, Silver ridisegna le prime vignette per poterle diffondere nel mercato estero. Così, i disegni, che talvolta risultano subire modifiche relative a personaggi e dialoghi, vengono caratterizzati da un tratto più morbido.

Negli anni a seguire, sono state tante poi le testate giornalistiche che si sono dedicate alla pubblicazione delle incredibili vicende di Lupo Alberto e dei suoi amici. Tra queste, la Glènat Italia e Edizioni ACME dal gennaio 1989. In concomitanza delle pubblicazioni principali, ne sono state affiancate altre, secondarie, come Lupo Alberto Magazine; in quest’ultima le vicende del famoso lupo di Silver si univano a quelle di personaggi di altri fumettisti.

La satira politica nelle opere di Guido Silvestri

Un elemento che in tutti i lavori del fumettista non manca mai è indubbiamente la satira, che consente alla striscia di essere letta non soltanto dai giovanissimi. Lupo Alberto è, infatti, famosissimo per le freddure e le critiche politiche proposte dal suo fondatore. Tematiche come l’intolleranza, la libertà di pensiero, il perbenismo del mondo politico sono una caratteristica costante del fumetto; l’umorismo pervade l’intera narrazione, che non risulta mai volgare e sopra le righe.

Tutte componenti, queste, che hanno reso celebre il fumetto e il suo autore. Un successo che dura fino ad oggi, che dimostra come Guido Silvestri sia stato in grado di adattare i propri lavori a una società in continuo mutamento. Ricordiamo, infatti, che già dal 1984, Lupo Alberto si è convertito alle tavole da disegno. La carta, dopotutto, non era più sufficiente a trasmettere i contenuti. Per questo, furono diverse le proiezioni in tv delle avventure del lupo più amato dei fumetti!

Martina Pipitone