Liberato ad Haiti dopo 22 giorni di prigionia l‘ingegnere italiano Giovanni Calì. A dare la notizia della liberazione dell’uomo ostaggio di una gang di criminale haitiana la Farnesina. Il ministro Di Maio ha ringraziato l’Unità di Crisi e l’intelligence
La liberazione di Giovanni Calì
“Grazie alla nostra intelligence e all’Unità di Crisi di @ItalyMFA”, ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri Luigi di Di Maio questa notte. Il suo è l’annuncio della liberazione dell‘ingegnere Giovanni Calì ostaggio di una banda criminale haitiana. L’uomo era ad Haiti per conto della ditta Bonifica Spa con cui si stava occupando della costruzione di una strada. Dopo il rapimento gli inquirenti si erano concentrati subito su diverse bande criminali dedite al sequestro di sacerdoti e funzionari in cambio di riscatto. In particolare i sospetti erano finiti sulla gang 400 Mawozo, già accusata del sequestro di 7 religiosi, che avrebbe chiesto 500 mila euro di riscatto. La piaga dei sequestri di persona ad Haiti nel 2020 ha portato a 250 rapimenti.
L’annuncio della Farnesina
Stanotte la liberazione di Calì e la conferma della Farnesina. Dal ministero degli Esteri ricordano che “il nostro connazionale era stato prelevato presso il cantiere dove lavorava da un gruppo criminale locale. La liberazione, dopo soli 22 giorni, è stata possibile grazie al lavoro quotidiano della nostra intelligence e dell’Unità di Crisi della Farnesina, che ha mantenuto giorno dopo giorno i contatti con la famiglia in Sicilia”. Non è ancora stato chiarito sia stato pagato o meno un riscatto per la liberazione del settantaquattrenne di Catania.
Stefano Delle Cave