Benvenute e benvenuti su CoffeeNSupes, la rubrica sui supereroi da leggere in pausa caffè!

Tazzina alla mano, vi accompagnerò in un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta dei film sui supereroi più e meno conosciuti fino a spingerci nelle profondità della psicologia, filosofia e sociologia nascosta tra le righe degli affascinanti eroi e villain moderni.

In questo appuntamento parleremo del film originale Hancock diretto nel 2008 da Peter Berg con protagonista Will Smith, e cercheremo di capire i messaggi che questa pellicola può insegnarci. Ma prima, rewind: nelle puntate precedenti abbiamo introdotto l’importanza della figura dell’eroe dalla Grecia antica ai giorni nostri, e abbiamo analizzato il concetto di responsabilità e dovere attraverso il film di Spiderman. Ora, zuccherate i caffè e allacciate i mantelli…

Nerds, assemble!

Will Smith è John Hancock - Photo Credits: Cinematographe
Will Smith è John Hancock – Photo Credits: Cinematographe

Hancock: supereroe o superflop?

John Hancock non è un supereroe, non uno di quelli classici che possono venirci in mente. Non è ligio al dovere e alle responsabilità come Capitan America o Superman, non è un giustiziere come Batman, non è un antieroe come Wolverine. È una persona normale con caratteristiche super, come l’incredibile forza e il volo, ma per il resto non ha nulla più di un fievole istinto all’eroismo. Lo conosciamo alcolizzato, su una panchina come letto, dai modi bruschi e maleducati nel rapportarsi al prossimo. I ricordi del passato mangiati dall’amnesia in seguito ad un incidente, l’alcool che gli offusca il giudizio e le azioni.

Quelle volte che decide di fare la cosa giusta ed usare le sue caratteristiche super per aiutare i cittadini finisce sempre con il distruggere qualcosa o combinare qualche guaio. Convocato più di seicento volte in tribunale per rispondere dei danni causati alla città e alle persone, è odiato da tutti. Almeno finché non salva la vita a Ray (Jason Bateman), un esperto di pubbliche relazioni che per sdebitarsi decide di aiutarlo a riabilitare il suo nome.

Cos’è l’eroismo?

La prima cosa che possiamo notare analizzando la figura di Hancock è che nascere con caratteristiche super non rende di conseguenza eroi. E di contro, per essere eroici non è necessario essere super. Ma cos’è l’eroismo? Se c’è una cosa che è fondamentale comprendere studiando storicamente la figura dell’eroe è che non esiste un modo univoco per essere tali. L’eroismo cambia a seconda del periodo storico, del luogo. Volendo però raggruppare il senso morale dietro il significato letterale, un eroe agisce per il bene altrui rispondendo ad un’etica equilibrata tra razionalità ed empatia.

Tutti noi possiamo compiere atti eroici. Un medico, ad esempio, indipendentemente da chi sia nel privato, quando scende ogni giorno in corsia perché sente la responsabilità di salvare le persone effettua una serie di azioni eroiche. Hancock ha l’istinto alla virtù dell’eroismo, ma il vizio mantiene sopito il suo senso di responsabilità. Un qualcosa in cui, volendo, tutti noi possiamo rispecchiarci. Di vizi che ci trattengono dall’agire eroicamente ce ne sono tanti: pigrizia, arrivismo, egoismo.

Un frame del film - Photo Credits: Popsugar
Un frame del film – Photo Credits: Popsugar

Una persona può fare la differenza

La seconda cosa che salta all’occhio analizzando il film è quanto Ray influisca su Hancock. Un “semplice” PR diventa l’unico in grado di riscattare una persona “super”, di dargli i mezzi per ritrovare quell’equilibrio perduto e diventare un supereroe. Questo è il secondo messaggio importante del film che, nonostante sia stato criticato per mancanza di profondità morale, ad un’attenta analisi offre diversi spunti di riflessione. Ray cambia la vita ad Hancock facendolo diventare, o meglio tornare, una persona migliore, un supereroe. E facendo questo, applicando una concatenazione di causa-effetto sempre maggiore, potenzialmente cambia il mondo.

Il singolo ha le potenzialità per cambiare il mondo. L’unica cosa che serve è avere il grande cuore di Ray che lo spinge a credere nelle altre persone, forse anche di più di quanto meritino, e ad investire sulla virtù eroica che, più o meno sepolta, abbiamo tutti. Forse è Ray il vero eroe del film dopotutto.

Ray (Jason Bateman) ed Hancock (Will Smith) - Photo Credits: Pinterest
Ray (Jason Bateman) ed Hancock (Will Smith) – Photo Credits: Pinterest

L’importanza di credere in se stessi

Ultimo ma non ultimo, forse il messaggio meno visibile è anche quello più importante. L’antagonista di ognuno di noi si nasconde nella nostra mente. Hancock non ha villain da sconfiggere, non c’è un Joker o un Lex Luthor per lui. Il suo nemico numero uno è lui stesso, la sua percezione delle cose, il modo in cui si lascia vivere. È completamente allo sbando, si fa cullare dalle onde alcoliche di ciò che le altre persone dicono di lui, dal giudizio e pregiudizio altrui. E certo, anche se nel suo caso forse quella valutazione negativa è un po’ meritata, non può sfuggire che il vero cambiamento inizia quando lui decide di non ascoltare. O forse, di ascoltare e mostrare che tutti hanno torto.

Ray lo costringe ad avere un’attitudine positiva. All’inizio Hancock si sforza, probabilmente convinto di essere solo ridicolo, ma quando vede che le persone reagiscono con lo stesso tono acquista man mano fiducia nelle sue azioni, e di conseguenza in se stesso. Hancock “agisce come se”, offrendo un nuovo modo di essere visto, la stessa gente che prima gli urlava contro inizia ad applaudirlo e lui acquista confidenza nelle azioni che compie, agendo e credendo veramente in ciò che fa. In sostanza, cambia percezione di sé. Quante volte siamo stati l’antagonista di noi stessi? Il segreto è quello che le mamme ci dicono da sempre, e che non capiamo mai veramente. “Basta farsi scivolare addosso il veleno” e liberarsi dal negativo che ci blocca. Sia mai che in qualcuno di noi si nasconda un (super)eroe.

John Hancock (Will Smith) - Photo Credits: The Geek Twins
John Hancock (Will Smith) – Photo Credits: The Geek Twins

Continua a seguire la rubrica CoffeeNSupes per ripercorrere insieme tutti i film sui supereroi. Ti aspetto giovedì prossimo 17 dicembre alle 10:30 con un nuovo appuntamento!

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Rubrica a cura di Eleonora Chionni